Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Anna che non c'è più con la testa,Scarp de' tenis

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Agosto 2010 alle 11:16 | 0 commenti

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Raccolte da studentesse dell'istituto "Remondini" di Bassano del Grappa, che prepara a diventare educatrici e operatrici di comunità, due storie. Dopo la prima ecco la seconda che pubblichiamo grazie a Scarp de' Tenis, mensile della strada, e Cristina Salviati

di Veronica Bevilacqua

All'apparenza era una storia come tante altre, in realtà la storia di Anna (nome di fantasia, foto d'archivio) mi ha colpita fino da quando ero ancora una bambina e la incontravo per strada.

Allora mi faceva tanta paura, così magra, trasandata, sempre sporca e ubriaca: alternava momenti di apatia a ire violente verso chi le capitava a tiro.
Mi sono informata e ho saputo che Anna oggi ha 49 anni. È la seconda di quattro fratelli, nata da una madre costantemente ubriaca, che l'ha rifiutata sempre, a causa della malformazione alle anche che rendeva Anna diversa dagli altri.
Donna, mai stata bambina, cresciuta senza amore, Anna non sa nemmeno distinguere tra chi le vuole bene e chi no, del resto ha dovuto sbrigarsela sempre da sola; nessuno si è preoccupato di farla curare, anzi i suoi stessi fratelli la evitavano. Finita la terza media ha cominciato a lavorare, ma beveva molto ed era sempre ubriaca, così è stata licenziata tante volte.
E a casa, se non portava i soldi, veniva maltrattata. Passati i 30 anni se ne è andata a vivere per strada, o in sistemazioni abusive e per un po' non si è più saputo niente di lei.
Qualche tempo dopo, i miei genitori hanno letto sul quotidiano locale che avevano tentato di violentarla
e non essendoci riusciti, dopo averla cosparsa di alcol, le avevano dato fuoco. Per cinque mesi Anna è rimasta ricoverata al centro grandi ustionati di Padova.
Finalmente qualcuno si è accorto di lei e dall'ospedale la donna è uscita disintossicata: dopo aver seguito una terapia psicologica, ha potuto tornare a lavorare. La titolare della ditta l'ha aiutata a trovare casa
e la segue, anche se Anna ormai non c'è più tanto con la testa. Spesso ricade nell'abitudine del bere e si ribella proprio con le persone che le stanno più vicino.
Veronica Bevilacqua


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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