Ancora Brecht nel 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico: in scena Edoardo II d'Inghilterra

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Ottobre 2013 alle 21:10 | 0 commenti

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Teatro Comunale di Vicenza - Dopo la restituzione-spettacolo di Vita di Galileo” di Bertolt Brecht, frutto del workshop teatrale diretto da Eimuntas Nekrosius, messa in scena dopo sei giornate di intenso lavoro con i 15 giovani attori appositamente selezionati (con un ottimo Alessandro Lombardo nel ruolo dello scienziato), ancora Bertolt Brecht come autore del prossimo spettacolo in programma nell’ambito del 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza: si tratta di “Vita di Edoardo II d’Inghilterra” - una prima assoluta - un testo ripreso da  Christopher Marlowe, regia di Andrea Baracco, in scena venerdì 11 e sabato 12 ottobre.

Il 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, con il sostegno di Unicredit  e Il Giornale di Vicenza per la Cultura e con Trivellato spa come sponsor tecnico.

 

Andrea Baracco è un giovane regista, molto apprezzato, impegnato a portare in scena testi di autori di tutti i tempi. Un suo recente lavoro (2012), il Giulio Cesare di William Shakespeare, che sarà presentato a febbraio nella rassegna Luoghi del Contemporaneo Prosa del Teatro Comunale di Vicenza, è stato invitato a rappresentare l’Italia al festival Globe to Globe (London – Globe Theatre) per le celebrazioni dell’anno shakesperiano; lo spettacolo ha vinto inoltre il Certamen Almagro-Off, festival internazionale di Teatro Classico (Spagna, 2012).  Attualmente Baracco è direttore artistico della Compagnia Baracco/Cupaiuolo..

Il regista si è formato e perfezionato all'Accademia Nazionale d'Arte drammatica Silvio d'Amico..
Dal 2005 ad oggi si è misurato nella regia di autori classici (Sofocle, Shakespeare) e contemporanei, con predilezione per la drammaturgia britannica (Pinter, Alex Jones, Caryl Churcill) e italiana cimentandosi egli stesso come autore (Interno Abbado).
Sin dai tempi dell’Accademia ha intrapreso un sodalizio artistico con l'attore Giandomenico Cupaiuolo, interprete e protagonista di molti suoi lavori, per i quali ha ricevuto diversi riconoscimenti. Per il Teatro Stabile d’Abruzzo ha condotto un laboratorio di recitazione su Troilo e Cressida di Shakespeare, con la rappresentazione finale andata in scena nella zona rossa a L’Aquila. Ha partecipato a “Perdutamente” progetto voluto dal Direttore del Teatro di Roma Gabriele Lavia con Tre Studi su Ivanov di Cechov.

 

Come primo incontro con il pubblico di Vicenza, Andrea Baracco è stato nella nostra città nei giorni scorsi per presentare il suo film, La logica delle cose, realizzato da un soggetto di Massmo Cappon liberamente tratto dal racconto “Yalda” di K. Rahimi, scrittrice iraniana che vive esiliata in Italia.

 

In “Vita di Edoardo II d’Inghilterra” di Bertolt Brecht, terzo appuntamento della programmazione del 66° Ciclo di Spettacoli Classici all’Olimpico di Vicenza, in calendario venerdì 11 e sabato 12 ottobre, saranno in scena complotti, guerre e lotte intestine, interessi politici, pulsioni, violenze e omicidi. Un groviglio di eventi che Brecht affronta nella riscrittura del testo di Marlowe con l’intento evidente di voler ‘tradire il classico’; nelle sue pagine il testo elisabettiano si trasforma, si trasfigura, si evolve in uno scorrere aspro di immagini dalla luce fredda, popolate da personaggi che si muovono come saette furtive dai volti scarni e nervosi o al contrario arrancano appesantiti. La “forma aperta” del dramma storico, con la sua discontinuità di luoghi e situazioni si addiceva perfettamente alla ricerca che Brecht stava conducendo in quegli anni (il testo è del 1923). Brecht afferra Marlowe e lo rende zoppo, lo pone in disequilibrio, togliendo al testo tutta l'opulenza elisabettiana per tradurlo in una lingua essenziale ed aspra che gli permette di porre l'accento su ciò che più di tutto lo interessa: il caos morale dei tempi.

La trama racconta di Edoardo II che, appena salito al trono d’Inghilterra, richiama in patria l’esiliato amante Gaveston e scatena così l’ira di molti, i Pari d’Inghilterra, l’infelice consorte Lady Anna, il fratello Kent, l’Arcivescovo di Winchester… da questa passione, da questo ‘governo dei sensi’, prende dunque il via un intreccio di complotti e lotte intestine, di violenze, seduzioni e omicidi.

 

In questa matassa aggrovigliata di eventi, Brecht inserisce una scansione temporale imprescindibile che viene connotata minuziosamente quasi come una partitura musicale, in cui al ritmato precipitare ed incalzare degli eventi corrisponde una suddivisione cronologica delle scene che si distanziano; Il tempo diventa così il

 

vero protagonista della vicenda, a volte stringendosi e scorrendo senza lasciare scampo, altre rimanendo improvvisamente sospeso, trasformandosi in attese interminabili e soffocanti: un tempo morto, viscido, che risucchia e corrode fino all'inevitabile catastrofe con imperturbabile e sadica lentezza. 

 

Un testo importante, per una prova di “carattere” del giovane regista italiano, che per la prima volta si confronta con la scrittura per la scena del grande drammaturgo tedesco, precisandoci, nelle sue note allo spettacolo: credo che Brecht fosse interessato ad un testo così complesso come Edoardo II per ragioni e motivi che non sono affatto distanti dai nostri perché questa riscrittura brechtiana, praticamente sconosciuta sui palcoscenici italiani, é di sicuro e assoluto interesse per i nostri tempi. …. Ciò che maggiormente interessa e in parte sconvolge del testo brechtiano è l'incredibile lucidità con cui l'autore, servendosi del testo di Marlowe, riesce a mettere in luce le conseguenze di quello che si potrebbe definire un "governo dei sensi" che prende decisamente il sopravvento sul "governo della ragione" e che fa precipitare in un pantano di orrori, violenze, doppi giochi e nefandezze l'intera classe dirigente, intellettuale e politica che con lei trascina, come in un domino inarrestabile e contagioso, l'intera collettività.

 

 

Informazioni e biglietti:

I biglietti sono in vendita online sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza; sono in vendita anche alla biglietteria del Teatro Comunale, in Viale Mazzini 39 (aperta da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 18.15); saranno in vendita anche alla biglietteria del Teatro Olimpico, in Piazza Matteotti 3, la sera degli spettacoli, dalle ore 19.00 alle 21.00.

Il prezzo dei biglietti è di 28,00 euro (intero), 24,00 euro (ridotto over 60), 18,00 euro (ridotto under 30) per tutti gli spettacoli. Sono previste riduzioni per abbonati, studenti e sull’acquisto di biglietti per 2 o più spettacoli.

Per ulteriori informazioni:

[email protected] - tel.: 0444 327393 - www.tcvi.it/nekrosius

Sede degli spettacoli: Teatro Olimpico: Piazza Matteotti, 3 – Vicenza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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