Anciveneto: segretari comunali e federalismo
Lunedi 2 Agosto 2010 alle 14:01 | 0 commenti
Anciveneto - Anciveneto ritorna sulla questione dei segretari comunali, dopo gli incontri dei giorni scorsi con la sezione regionale dell'agenzia Ages che li coordina. Dopo gli emendamenti dell'ultima manovra finanziaria, che avrebbero soppresso la stessa Ages incorporandola al Ministero dell'Interno, l'Associazione dei Comuni Veneti chiede una nuova gestione di queste figure professionali a livello regionale.
Questo nuovo ordinamento permetterebbe una maggiore efficienza e una netta riduzione dei costi, denunciati dalla stessa Anci regionale come 1.200.000.000 euro all'anno e arrivati alla ribalta dei media nazionali. Inoltre stimolerebbe un ricambio generazionale e un afflusso di nuove leve in Veneto, in una professione che pur essendo ben remunerata è sottodimensionata nei numeri: per i 581 Comuni Veneti sono a disposizione soltanto 260 segretari (dati di luglio), destinati a diminuire ulteriormente per i prossimi pensionamenti. La ragione sta soprattutto nei processi di selezione, che dopo l'esame di ammissione prevedono un corso di almeno un anno a Roma da frequentare prima di un ulteriore esame finale; la scomodità degli spostamenti, per quanto mitigata dalla borsa di studio, avrebbe scoraggiato molti possibili carriere. D'altro canto, da parte delle municipalità c'è una sempre maggiore tendenza a convenzionarsi, gestendo part time gli stessi segretari, per ridurre i costi di assunzione molto elevati per i Comuni più piccoli. Anciveneto interverrà su questo fronte, ma promuoverà la stessa figura del segretario, spiegandone il ruolo ai più giovani oltre alle competenze e ai titoli richiesti.
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