Anciveneto presto al lavoro su profughi, finanza locale ed edifici da valorizzare
Martedi 16 Dicembre 2014 alle 14:09 | 0 commenti
Anciveneto - Supporto ai Comuni sulla questione profughi e sulla valorizzazione degli immobili. E’ emerso ieri a Treviso al Direttivo di Anciveneto, convocato assieme ad alcuni sindaci delle municipalità capoluogo e agli esperti di finanza locale della Fondazione Ifel. Tra i primi impegni presi, la riunione a brevissimo della consulta politiche sociali: il suo compito sarà studiare misure per la gestione dei profughi in arrivo e per studiarne l’identificazione, visti i recenti fatti di cronaca; a riguardo l’Anci regionale si coordinerà con le prefetture.
«Avevo già fatto notare in più occasioni quanto fosse critica la situazione -spiega la presidente dell’Associazione dei Comuni Veneti Maria Rosa Pavanello- A causa dei vincoli del patto non si riesce a investire nelle strutture di accoglienza adeguate, che servono anche per gli italiani in difficoltà ».
Altri spunti riguardavano l’impiego di chi non ce la fa a pagare le tasse in lavori socialmente utili, partiti peraltro da una platea molto motivata; da registrare nel frattempo il pieno appoggio dei comuni capoluogo, rappresentati dal padrone di casa Giovanni Manildo e da Jacopo Massaro di Belluno. Mentre il 23 dicembre si riunirà la consulta finanza locale, per discutere degli ultimi aggiornamenti relativi a patto di stabilità e tassazione.
Nel finale c’è stata pure la presentazione di Invimit. Si tratta di una società per la gestione del risparmio messa a disposizione dal Governo per finanziare le operazioni di valorizzazione immobiliare. Funziona così: il Comune avvia una fondazione propria per il recupero e la promozione degli edifici, definisce gli interventi da fare e può proporre quote societarie a Invimit; quest’ultima valuta gli interventi uno a uno e decide se entrare o meno e di conseguenza supportare le operazioni. Il ruolo delle Anci sarà comunque fondamentale per aiutare la società a calarsi nel territorio.
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