Anche il cinema in programma nei 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Settembre 2013 alle 20:34 | 0 commenti

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Teatro Comunale di Vicenza - Si stanno concludendo le repliche dello spettacolo di apertura del 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, la prima mondiale de “Il Libro di Giobbe” (dal 19 al 22 settembre), che Eimuntas Nekrosius ha portato in scena con gli attori della sua storica Compagnia Meno Fortas, uno spettacolo di grande introspezione, un lavoro ancora in progress, come ci conferma il regista, rivolto ad indagare il senso dell’umanità e della divinità, in grado di reinterpretare un testo “classico” come la Bibbia, per rimandare a codici di riferimento, strutturati o de-strutturati, indispensabili per la creazione dell’opera.

Tema centrale della rappresentazione, immaginifica e ricca di simbolismi, il lamento, la capacità di dolersi che accompagna l’uomo dall’inizio alla fine della sua esistenza. 

“Carattere” è il titolo emblematico scelto da Eimuntas Nekrosius per la rassegna di cui è direttore artistico per il secondo anno consecutivo: una sola parola che contiene tutti i significati e i diversi livelli interpretativi: il carattere inteso come ruolo teatrale, ma anche il carattere dell’attore e le relazioni che si creano dall’incontro tra queste due entità, tra personaggio e personalità; il carattere non solo psicologico dell’individuo ma anche il carattere come patrimonio genetico che disegna il nostro vivere nel mondo; il carattere infine, non solo come elemento fisso della personalità, ma come meccanismo etico strettamente legato agli stimoli esterni, e quindi in continuo divenire.

Il 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, con il sostegno di Unicredit  e Il Girnale di Vicenza per la Cultura e con Trivellato spa come sponsor tecnico.

Una novità, e una prima assoluta nell’ambito della rassegna di spettacoli classici al Teatro Olimpico, è rappresentata dagli appuntamenti della prossima settimana, il ciclo di videoproiezioni d’autore che “introdurrà” i registi italiani degli spettacoli classici: gli autori scelti da Eimuntas Nekrosius per il cartellone del 66° Ciclo di spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza hanno infatti tutti sperimentato anche la regia cinematografica. Si è scelto quindi di offrire al pubblico un approccio di questo tipo, programmando, nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, tre serate per presentare dei lavori di Delbono, Corsetti e Baracco, diversi per ispirazione e contesto rispetto alle opere teatrali che saranno presentate all’Olimpico, ma particolarmente significativi nei percorsi creativi dei registi.

Il cartellone prevede: lunedì 23 settembre, Amore Carne (2011) di Pippo Delbono, un film rabbioso, lirico, sconvolgente come l’ha definito il critico di Le Monde Jacques Mandelbaum; mercoledì 25 settembre, La Pietra del Paragone (2010), film girato durante la rappresentazione a Parigi del 2007 dell’omonima opera di Gioachino Rossini, una coproduzione del Théatre du Châtelet e del Teatro Regio di Parma, opera di cui Giorgio Barberio Corsetti ha firmato anche l’allestimento con Pierrick Sorin; venerdì 27 settembre, La Logica delle Cose (2012), film di Andrea Baracco liberamente tratto dal racconto “Yalda” della scrittrice iraniana esiliata in Italia K. Rahimi. Tutti i film al Ridotto inizieranno alle 20.45.

Il primo film in programma, Amore Carne, un film di Pippo Delbono è una produzione Compagnia Pippo Delbono, Cinémathèque Suisse, Casa-Azul Nel corso di viaggi dell’autore regista, la piccola camera o il suo telefonino hanno catturato momenti unici, incontri ordinari o straordinari, percorsi che intrecciano un tessuto del mondo contemporaneo. Insieme a tutti questi testimoni, alcuni famosi, altri no, che dicono o danzano la loro visione dell’universo. A volte la videocamera agisce di nascosto. A volte riprende gli attimi che precedono una catastrofe, come il terremoto de L’Aquila. Oppure il dopo, come a Birkenau. Gli incontri (con sua madre, ripresa fino ai momenti finali della sua esistenza, gli amici, gli estranei) sono altrettante immagini del mondo di ieri, di oggi, di domani. Un mondo che qualcuno racconta attraverso la musica (come il compositore e violinista Alexander Balanescu) o il gesto (come Marie-Agnès Gillot, étoile dell’Opéra di Parigi), oppure attraverso le parole (come l’attrice Irène Jacob) o il silenzio (come Bobò, lo storico attore sordomuto di Delbono, o come l’artista Sophie Calle e l’attrice Marisa Berenson). Da un’immagine all’altra, da un testo all’altro, da uno spazio all’altro, la camera ci parla dell’amore. Della poesia. E della carne. Con ciò che comporta di passione, ombra, dolore, tragedia e umorismo. Un film, osannato in Francia, che in Italia ha fatto molto discutere.

Il secondo film La pietra del paragone, regia Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin con Laura Giordano, Sonia Prina, Jennifer Holloway, Coro del Teatro Regio di Parma, Francois Lis, Jean-Christophe Spinosi, Ensemble Matheus  è una produzione Jupiter Classics. Punto di forza dello spettacolo è l’originale allestimento curato dallo stesso Giorgio Barberio Corsetti e da Pierrick Sorin per la rappresentazione parigina dell’opera lirica di Rossini. Il palcoscenico è diviso in due piani: quello su sfondo blu in cui agiscono i personaggi e un maxischermo in cui contemporaneamente appaiono sullo sfondo di una villa anni ’60, proiezione virtuale di modellini. Un’interazione tra i cantanti della scena e la virtualità dello schermo che racconta il clima di sospensione che si respira nell’opera. La pietra del paragone si svolge in un tempo sospeso … Così ci è sembrato interessante che anche le scene, gli oggetti partecipassero a questa condizione smaterializzata. Tutto si presta a un gioco di teatro molto scoperto, che abbiamo reso evidente con l’artificio dell’elettronica e della elaborazione delle immagini (dalle note di regia).

Il terzo e ultimo film in programma, La logica delle cose, soggetto di Massio Cappon liberamente tratto dal racconto “Yalda” di K. Rahimi, sceneggiatura di Andrea Baracco, Massimo Gaudioso, Vincenzo Manna, Massimo Cappon, con Giandomenico Cupaiuolo, Mariagrazia Laurini, Aurora Peres, Lucas Waldem Zanforlini, Gabriele Portoghese, Alessandro Rugnone, Paola Sebastiani, Elsa Bossi e con l'amichevole partecipazione di Donatella Finocchiaro e Pino Quartullo, è prodotto da Michele e Marco Ambrosino per Dulcinea film in collaborazione con Rai Cinema, realizzato con il sostegno del MIBAC e della Regione Lazio-Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo. Racconta la storia di un giovane sceneggiatore di successo, entrato in crisi. Un giorno, in maniera del tutto inaspettata, riceve una telefonata in cui gli viene proposto di dirigere un film tratto da un romanzo di una scrittrice iraniana. Guido, è il suo nome, dopo varie titubanze, accetta. Condotto sul set si trova ad interagire con personaggi che solo apparentemente sembrano essere molto distanti da lui. Yalda e Nasim. le due ragazze protagoniste della storia, lo trascinano con garbo all'interno del loro universo familiare ed emotivo, diverso per ambientazione ed estrazione sociale, sullo sfondo dell’Iran repressivo e maschilista

Informazioni e biglietti:

Come per le rappresentazioni teatrali, anche per le proiezioni i biglietti sono in vendita online sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza; sono in vendita anche alla biglietteria del Teatro Comunale, in Viale Mazzini 39 (per orari di apertura vedi www.tcvi.it ).

I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita anche alla biglietteria del Teatro Olimpico, in Piazza Matteotti 3, la sera degli spettacoli, dalle ore 19.00 alle 21.00, a partire da giovedì 19 settembre.

 Il prezzo dei biglietti è di 28,00 euro (intero), 24,00 euro (ridotto over 60), 18,00 euro (ridotto under 30) per tutti gli spettacoli, mentre per il laboratorio “Vita di Galileo” (4-5/10) è di 22,00 euro (biglietto unico). Sono previste riduzioni per abbonati, studenti e sull’acquisto ei biglietti peri 2 o più spettacoli.

Il prezzo per le proiezioni al Ridotto del Teatro Comunale è di 5 euro per La Pietra del Paragone e di 8 euro per Amore Carne e La Logica delle Cose.

 Per ulteriori informazioni:

[email protected] - tel.: 0444 327393 - www.tcvi.it/nekrosius

Sede degli spettacoli: Teatro Olimpico: Piazza Matteotti, 3 – Vicenza

Sede delle proiezioni: Teatro Comunale, Viale G. Mazzini 39 – Vicenza

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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