Anche a Vicenza barriere contro il terrorismo, PrimaNoi: il paradosso di chi si oppone ai "muri" ma riempie le città di cemento
Sabato 26 Agosto 2017 alle 09:38 | 0 commenti
Dopo l'ennesimo attentato terroristico a Barcellona, anche la città di Vicenza si sta dotando di barriere di cemento per garantire un minimo di sicurezza ai vicentini durante la festa patronale cittadina dell'otto settembre. Sulla questione interviene sarcasticamente con la nota che pubblichiamo (foto Il Giornale di Vicenza) il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, Alex Cioni: "Coloro che sostengono la politica dell'accoglienza degli immigrati, si oppongono ai muri e ai controlli serrati alle frontiere che sarebbero propedeutici a regolare i flussi migratori secondo le normative nazionali, sono i medesimi che riempiono le nostre città di barriere New Jersey in cemento amato contribuendo alla psicosi collettiva e che promuovono regolamenti di polizia urbana al limite del ridicolo.".
"Nel frattempo - prosegue Cioni - siamo da anni sotto la supervisione del grande fratello, di sistemi di video sorveglianza, senza contare i controlli paranoici negli aeroporti, nelle stazioni e nei luoghi sensibili ma non siamo in grado di tenere a bada i sedicenti profughi che bivaccano nei parchi e nei viali delle nostre città . Qualcosa non torna, o forse sì. Le regole, anche quelle più ridicole, sono applicabili solo per gli italiani, mentre il resto dell'universo mondo se ne frega, consapevoli del fatto che in Italia non esiste un'autorità degna di tale nome".
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