Anche a Vicenza addio al contratto di soggiorno
Lunedi 19 Dicembre 2011 alle 17:16 | 0 commenti
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Accordi tra uffici, snellimento burocratico e dati statistici
Una recente nota ministeriale ha finalmente mandato in soffitta il contratto di soggiorno. Un documento che il datore di lavoro doveva compilare e inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno allo sportello Unico Immigrazione della Prefettura, impegnandosi a garantire l'alloggio e le spese di rimpatrio del lavoratore.
Ora sarà sufficiente comunicare l'assunzione al Centro per l'Impiego tramite il modello "Unificato Lav", che contiene anche i dati precedentemente richiesti dal contratto di soggiorno. La comunicazione va fatta 24 ore prima dell'inizio del rapporto di lavoro e sarà valida per tutte le pubbliche amministrazioni (prefettura, questura, direzione provinciale del lavoro, Inps, Inail, ecc.).
Nei giorni scorsi, si sono riscontrati grossi problemi nell'invio delle pratiche, in quanto il software di compilazione non era ancora aggiornato (i dati del contratto di soggiorno e della ricevuta della raccomandata sono necessari per rinnovare il permesso); in attesa delle modifiche, il ministero ha dichiarato che si possono utilizzare i dati del modello Unilav.
Il contratto di soggiorno va ora compilato solo nel caso di assunzione dall'estero, quando lo straniero è ancora nel suo paese.
Immigrati lavoratori in provincia di Vicenza:
Secondo i dati Istat di gennaio 2011, nella nostra provincia soggiornano 23.469 migranti in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro; a questi è necessario aggiungere i possessori di permesso di soggiorno per famiglia che sono 17.782. Sommando le varie tipologie di permessi di soggiorno (lavoro, famiglia, religione, residenza elettiva, studio, asilo, richiesta asilo, motivi umanitari, salute, altro) arriviamo a un totale di 42.681 presenze a cui si devono aggiungere i possessori di carta di soggiorno che sono 50.263. Questo dato sta a dimostrare, ancora una volta, quanto forte sia il radicamento dei migranti nel nostro tessuto sociale. La carta di soggiorno, infatti, si può chiedere solo dopo cinque anni di residenza, dimostrando la disponibilità di alloggio idoneo, lavoro, assenza di processi o condanne.
Questi dati non riguardano i cittadini comunitari che, dal 2007, non devono più rapportarsi con la questura, ma limitarsi a chiedere la residenza in comune. Non sono compresi neppure i cittadini statunitensi della Ederle che, in base agli accordi segreti stipulati nel dopoguerra, non si iscrivono in anagrafe.
Gestione contratti di lavoro tramite collegamento telematico fra uffici
Provincia, questura e prefettura di Vicenza, hanno siglato un accordo allo scopo di mettere in collegamento i rispettivi uffici immigrazione con il Centro per l'Impiego. In questo modo si ritiene che sarà possibile velocizzare tutte le procedure, e contemporaneamente effettuare controlli più approfonditi allo scopo di far emergere il lavoro nero ed evitare dichiarazioni di lavoro fasulle.
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