Ammortizzatori in deroga, Donazzan: troppe zone grige
Martedi 2 Settembre 2014 alle 23:00 | 0 commenti
Regione Veneto - “Il nuovo decreto sugli ammortizzatori in deroga presenta troppe zone grigie e non migliora la situazione. Forse la peggioraâ€. Lo ha detto l’assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan, al termine della riunione della Commissione Regionale di Concertazione tra le Parti Sociali (CRCPS) riunitasi oggi a Mestre nella sede di Veneto Lavoro.
Nel corso dell’incontro sono è stato approfondito soprattutto lo stato dell'arte degli ammortizzatori sociali in deroga, alla luce delle novità emerse dal decreto interministeriale dell’1 agosto scorso, con il quale il Governo ha adottato i criteri e le procedure per la concessione degli ammortizzatori in deroga nel 2014 e nel 2015.
Lo scopo del provvedimento è di rendere uniforme sul territorio nazionale l’utilizzo degli ammortizzatori in deroga e di contenere la spesa. Esso però presenta evidenti criticità , hanno osservato Regione e Parti Sociali, sia per la sua interpretazione sia per la sua applicazione. “Avevo già espresso forte preoccupazione nei mesi scorsi – ha ricordato Donazzan – per la ristrettezza dei tempi, la mancanza di risorse a copertura, la modifica radicale dei criteri finora adottati che, in Veneto, avevano salvaguardato migliaia di aziende e posti di lavoroâ€. Si tratta anzitutto di verificare e definire le priorità territoriali di intervento, che saranno oggetto di un accordo quadro per il 2014 e per il 2015. In proposito, venerdì 5 settembre prossimo, sempre a Veneto Lavoro è stato convocato per le ore 14 il Tavolo regionale ammortizzatori sociali.
“Alla luce del nuovo decreto – ha detto Donazzan – riscontro che le criticità già emerse nei mesi scorsi non sono migliorate, anzi: la situazione pare essere pure peggiorata. È per me inopportuno che importanti modifiche sullo strumento degli ammortizzatori in deroga vengano effettuate nel corso dell'anno a fronte di già spinose criticità che derivano da un eccesso di burocrazia, basti pensare alla doppia domanda da presentare a Regione e INPS, dalla pluralità dei soggetti coinvolti, dalla mancanza di estensione della Cassa in deroga agli studi professionali e alle associazioni, di cui il Veneto era stato capofila, dalla totale assenza di risposte per gli esodati. Come Regione del Veneto, inoltre, avevamo detto fin dall'inizio che lo strumento della Cassa in deroga non era la soluzione migliore per le aziende già chiuseâ€.
“In questo decreto ministeriale, dunque, vi sono troppe zone grigie che non migliorano affatto la situazione riscontrata nei mesi scorsi. In Veneto abbiamo migliaia di persone che attendono sussistenza da gennaio 2014. Siamo a settembre. Il Governo si faccia un esame di coscienza. Spesso non mi sono trovata d'accordo sui contenuti politici del Governo – ha concluso Donazzan – ma mai mi ero trovata di fronte al più totale caosâ€.
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