Amministrative 2018 a Vicenza, CorVeneto: Forza Italia perplessa su Donazzan e Ciambetti, preferisce un candidato civico»
Domenica 10 Dicembre 2017 alle 11:47 | 0 commenti
Candidature annunciate, fughe in avanti, disponibilità . Nella (caotica) situazione del centrodestra vicentino di cose scontate ce ne sono poche. Pure un partito che non raccoglie la disponibilità di un proprio esponente di spicco in vista delle amministrative del 2018 in città. E il caso di Forza Italia, che nonostante la «disponibilità» a scendere in campo da parte dell'assessore regionale Elena Donazzan a certe condizioni tiene la barra dritta: «Per noi la priorità su Vicenza è trovare un candidato che provenga dalla società civile e condividerlo con gli alleati» dichiara il commissario regionale di Forza Italia, Adriano Paroli. E dunque nasce un caso.
Basta mettere in fila gli avvenimenti di quest'ultima settimana per capire meglio. Domenica scorsa il voto alle primarie di centrosinistra ha dato un nome e un volto a uno dei contendenti alla poltrona di sindaco, ovvero Otello Dalla Rosa, candidato per la coalizione che da dieci anni anni amministra Vicenza. Il centrodestra attendeva da tempo di conoscere l'esito di quel voto e così appena 48 ore dopo ecco l'annuncio di Donazzan: «Se la città e le forze di centrodestra trovassero un'ampia sintesi sul mio nome, sono disponibile a candidarmi» ha dichiarato la 45enne bassanese, esponente della Giunta del presidente del Veneto Luca Zaia. Il nome di
Donazzan segue quello degli altri candidati di centrodestra come il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti (Lega), l'ex An Giorgio Conte (civica «Sarà bellissima»), il consigliere comunale Francesco Rucco (sei liste civi che cittadine e il primo a scendere in campo nel centrodestra). Ma il nome dell'assessore veneto non ha scaldato il cuore del centrodestra (ad eccezione di Conte). E però le dichiarazioni più significative arrivano dai vertici dello stesso partito di Donazzan, ovvero Forza Italia: «In questo momento afferma il commissario regionale Paroli l'obiettivo per noi è condividere con gli alleati una proposta che, su Vicenza, pensiamo debba pervenire dalla società civile. Dunque dalle professioni, dal mondo dell'imprenditoria o dalla cultura. È quello che abbiamo sempre dichiarato e siamo ancora alla ricerca di una figura autorevole». La candidatura dell'assessore regionale è un nome più politico e in questo senso, dunque, pare non andare nella strategia del partito. «La nostra priorità è chiara - spiega Paroli - ma è altrettanto chiaro che se non troveremo un accordo con gli alleati faremo come a Treviso e proporremo un nostro nome, anche in questo caso in prima battuta dalla società civile. Solo se anche questa strada non sarà percorribile abbiamo una serie di candidature politiche che già si sono messe a disposizione». Insomma, quella di presentare al voto della prossima primavera un
nome politico è in sostanza la «terza via». Ma oltre a delineare la strategia Paroli lancia anche delle frecciatine agli stessi alleati in Regione, ovvero il Carroccio. «Al momento afferma il commissario di Forza Italia ci sono alcune fughe in avanti, candidature autorevoli come quella del presidente del consiglio regionale (Roberto Ciambetti, ndr), di cui però non abbiamo capito le ragioni fino in fondo. Siamo disponibili a discutere al tavolo regionale in merito all'utilità di una candidatura politica rispetto a quello che vorremmo noi, ma ci devono convincere in tal senso».
di Gian Maria Collicelli da Il Corriere del Veneto
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