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Ambulanti vicentini: "non siamo attività abusive"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Settembre 2016 alle 16:08 | 0 commenti

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Confesercenti Vicenza
“Siamo Operatori Commerciali su Aree Pubbliche, questa è la definizione più corretta di noi ambulanti.” spiega Pasquale Davide Presidente Provinciale per Vicenza di Anva Confesercenti “Abbiamo attività riconosciute e registrate secondo le normative regionali e nazionali, otteniamo dai Comuni regolari concessioni per l'utilizzo dei posteggi nelle aree pubbliche di mercato, per l'utilizzo delle quali paghiamo un canone annuo stabilito dal Comune. Otteniamo inoltre, regolari autorizzazioni dagli stessi Comuni per la vendita dei prodotti anche alimentari. Un iter laborioso e per nulla facile”.

Questa la risposta di ANVA Confesercenti dopo le dichiarazioni del Sindaco Roberto Rigoni Stern apparse in un recente articolo sul Giornale di Vicenza, dove si attribuiva al Comune di Asiago una “dichiarazione di guerra al commercio ambulante" per combattere l'abusivismo e tutelare la sicurezza dei cittadini contro una "presunta assenza di garanzia sulla qualità igienica della merce offerta dai venditori ambulanti".

“E’ il Comune contro il Comune. Noi Operatori Commerciali su Aree Pubbliche siamo soggetti, oltre agli obblighi fiscali e contributivi che riguardano la generalità delle imprese, anche all’assoluto rispetto delle norme di sicurezza e igiene, in particolare per chi esercita attività di vendita o di somministrazione di alimenti e bevande.”  continua Pasquale Davide “Diversamente poi dai commercianti in sede fissa, tutti noi siamo obbligati ad esibire ai Comuni la Dichiarazione di Regolarità Contributiva (DURC) durante i controlli e in caso di specifica richiesta, oltre che in caso di concorso per un posteggio, pena la sospensione dell’attività per 20 giorni e nei casi di insolvenza anche la revoca del posteggio/licenza. Questa normativa è valida anche durante le fiere e per chi fra noi è ancora precario e in attesa di una posizione definitiva dal Comune” conclude poi categorico Pasquale Davide “E’ quindi profondamente sbagliato giocare sull'equivoco. Un conto è dire che possono essere commesse delle irregolarità da parte degli ambulanti muniti di legale concessione, che, comunque sono già soggetti a sanzioni in caso di insolvenze in quanto registrati e controllati. Completamente diverso e tendenzioso è lascar credere al pubblico e ai clienti che nei mercati ambulanti siano presenti attività di vendita abusive, che possono minare sicurezza e igiene dei cittadini” .

Tutt’altra questione, infatti, è quella dell’abusivismo, cioè i venditori cosiddetti "vu cumpra", assolutamente da condannare, che nella generalità dei mercati della provincia di Vicenza, compreso il mercato di Asiago, non sono presenti e verso i quali viene svolta un’attenta azione di vigilanza, non solo da parte delle forze dell'ordine ma in particolar modo dagli stessi ambulanti regolari.

Confesercenti alcuni mesi fa si è fatta promotrice di uno studio sul fenomeno dell'abusivismo a livello nazionale e nelle varie Regioni italiane, dal quale è emerso che in tutto l'entroterra veneto, escluso quindi il litorale, in pratica non esistono fenomeni permanenti di abusivismo presso i mercati ambulanti, questo nonostante il fatto che nella nostra Regione ogni 100 italiani vi siano 85 ambulanti stranieri con regolari licenze.

Altro capitolo ancora sono i cosiddetti Temporary Store. E’ pienamente condivisibile l'intenzione del Comune di Asiago di ridurre le autorizzazioni a queste attività temporanee che pullulano specialmente nel periodo estivo nel centro di Asiago, non si tratta di attività abusive ma di una sleale concorrenza sia verso i commercianti in sede fissa che verso gli Operatori Commerciali su Aree Pubbliche, che ogni settimana dell'anno salgono puntualmente sull'Altopiano per proporre i loro prodotti e dare un servizio alla cittadinanza, sanzionati e con revoca di licenze se hanno più di 16 assenze in un anno, non motivate da documentate cause di salute.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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