Ambiente, piano aria regionale in dirittura d'arrivo
Venerdi 18 Aprile 2014 alle 23:09 | 0 commenti
Regione Veneto - La giunta regionale ha riadottato il Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, al termine della fase della consultazione pubblica e della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che sarà ora trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Nel darne notizia l’assessore veneto alle politiche ambientali fa rilevare che il nuovo Piano Aria rispecchia dieci anni di lavoro e di confronto con le amministrazioni provinciali e comunali (il piano ora in vigore risale al 2002).
Nella proposta trasmessa al consiglio sono state accolte le osservazioni presentate e ritenute pertinenti. Il Veneto si trova in una posizione sfavorevole – anche dal punto di vista meteoclimatico – alla dispersione degli inquinamenti atmosferici. Ciò nonostante, per le polveri sottoili PM 10 negli ultimi dieci anni si è osservato un trend in diminuzione e nel 2013, per la prima volta da quando esistono i monitoraggi, il limite di legge (40 microgrammi per metro cubo d’aria) della media annuale è stato rispettato su tutto il territorio regionale, segno che le azioni intraprese hanno avuto effetto - sottolinea l’assessore.
La situazione mostra comunque numerosi superamenti giornalieri del valore limite consentito dalla legge, equivalente a 35 giorni all’anno, in molte stazioni della rete di monitoraggio ARPAV. Oltre agli inquinanti ‘tradizionali’ (polveri sottili PM 10, polveri fini PM 2,5 e ozono), i monitoraggi dell’ultimo triennio hanno permesso di individuarne di ‘emergenti’, come il benzoapirene che fa registrare un aumento dovuto anche all’utilizzo di biomasse, vale a dire legname e pellet, per il riscaldamento. Per il corretto uso dei biocombustibili legnosi a scala domestica e contenere l’impatto ambientale delle biomasse la Regione ha appena approvato uno specifico Protocollo d’Intesa con l’Associazione Italiana Energie Agroforestali – AIEL.
Il nuovo Piano per la Qualità dell’Aria prevede una nuova zonizzazione, in particolare per la Valbelluna che, al di sotto dei 600 metri di altitudine, ha caratteristiche simili alla pianura, ma ciò che è maggiormente rilevante è l’attenzione per i nuovi inquinanti e per le azioni più appropriate per il risanamento dell’atmosfera – conclude l’assessore – a partire dalla riduzione dei consumi, dall’utilizzo delle migliori tecnologie sul mercato e dalla differenziazione delle fonti energetiche, guardando anche agli aspetti economici.
Il nuovo piano è inoltre in sintonia con l’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano che prevede precisi impegni anche da parte dello Stato e il riconoscimento della specificità padana in sede europea, allo scopo di ottenere un contributo straordinario in termini di risorse per interventi infrastrutturali nei diversi settori emissivi.
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