Ambiente, Conte: approvate precisazioni su norme tecniche del piano tutela acque
Sabato 1 Settembre 2012 alle 14:33 | 0 commenti
Maurizio Conte, Regione Veneto - La Giunta Regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell'assessore all'ambiente Maurizio Conte, ha approvato alcune nuove precisazioni alle norme tecniche del Piano di Tutela delle Acque. "Non si tratta di modifiche o correzioni al Piano - precisa Conte - ma di chiarimenti e delucidazioni sui contenuti delle norme. Ciò non vuol dire, peraltro, che siano meno rilevanti, perché servono a facilitare l'azione degli operatori di settore, evitando equivoci ed incertezze nell'operatività quotidiana".
Il Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato il 5 novembre 2009 dal Consiglio regionale, è finalizzato al conseguimento degli obiettivi di qualità per i corpi idrici (fiumi, laghi, acque sotterranee, lagune, acque marino-costiere) stabiliti dalle norme comunitarie e statali.
Componente fondamentale del PTA sono le norme tecniche, che contengono tutte le disposizioni finalizzate ad assicurare nei tempi e nei modi previsti la qualità e la corretta gestione dell'acqua. "Il testo del PTA - ricorda Conte - è stato frutto di un lungo e documentato dibattito pubblico; nonostante questo, durante la sua applicazione, sono emerse dal confronto con vari soggetti che si sono trovati ad applicare nella pratica le disposizioni del Piano stesso, alcune esigenze di chiarimento dei suoi contenuti e in alcuni casi di vera e propria modifica del testo normativo". "Queste incertezze e difficoltà nell'applicazione del PTA - prosegue Conte - costituiscono un concreto ostacolo nell'azione dei gestori del Servizio Idrico Integrato, con inutili perdite di tempo e sprechi di denaro pubblico. Con questa delibera - dice l'assessore - chiariamo alcuni punti che potevano essere oggetto di dubbia interpretazione, per dare sicurezza agli operatori di settore ed evitare inutili appesantimenti burocratici. Tutto ciò, evidentemente, senza diminuire l'efficacia, in termini ambientali, del Piano di Tutela". In particolare, le puntualizzazioni riguardano i contenuti tecnici richiesti per la redazione dell'apposita relazione per la quantificazione delle acque di pioggia da sottoporre a trattamento prima dello scarico; alcune distinzioni tra tipologie di superficie per le quali è necessaria la raccolta delle acque di prima pioggia; alcuni aspetti sanzionatori; la particolare autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e la redazione di programmi di adeguamento per l'eliminazione degli scarichi sul suolo di acque reflue industriali. "Per essere efficace e sostenibile una norma deve essere condivisa e frutto della collaborazione di tutti - conclude Conte - e una buona norma ambientale deve essere fondata sull'educazione e sulla convinzione della necessità , oltre che sulla programmazione economica degli interventi, perchè un ambiente protetto e migliorato è prima di tutto un buon investimento per tutti".
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