Alzati e amministra
Lunedi 18 Giugno 2012 alle 22:03 | 2 commenti
 
				
		
		Riceviamo da Adriano Verlato e pubblichiamo
Vediamo di eliminare ogni discorso di poltrone, di alleanze , di chi contro chi e parliamo solo della città e delle cose che le servirebbero.
La nostra città, diciamolo con chiarezza, ha più l'aria di un paesotto che di una città d'arte e molto aiutano anche alcune manifestazioni  che richiamano un certo pubblico, ma che hanno un senso generale molto esile. Quelle orchestre di musica pop, ad esempio, sono talmente chiassose da essere , per tutti i clienti dei locali vicini alla piazza dei Signori, addirittura fastidiose.		
Io penso che un complesso di archi o di fiati, con un buon programma da  camera, sarebbe un complemento ideale per la nostra basilica. Nel caso  di problemi per i costi si potrebbero utilizzare  i nostri allievi del  conservatorio che potrebbero in tal modo esibirsi in pubblico. Rammento  che, alcuni anni fa, ci furono dei simpatici incontri nel cortile di  palazzo Barbaran -da Porto ( sede Cisa) con complessi che venivano dai  vari conservatori della regione e con una notevole godibilità musicale..  La piazza potrebbe, in particolari situazioni, anche ospitare la  proiezione di qualche film un po' speciale - d'estate ovviamente, oppure   dibattiti su argomenti tipo economia, politica, storia, arte e  quant'altro serva ad aprire le menti di noi cittadini. Va da sé che la  scelta dei relatori dovrebbe essere molto accurata e non fatta in base  alla collocazione politica.
Altra cosa importante  è il decoro  dell'ambiente e questo non lo si può ottenere se non c'è la  collaborazione di tutti noi cittadini, bon gré ou mal gré che sia.  Strade e marciapiedi puliti, pareti dis-graffitate, verde pubblico  curato e controllato, zero rumori molesti e schiamazzi , velocità dei  veicoli moderata e rispetto dei diritti di pedoni e ciclisti. Via tutti i  furgoni che stazionano in corso Palladio a tutte le ore, via le vetture  di carabinieri e polizia che parcheggiano davanti alla Procura. In  buona sostanza  dobbiamo evitare ogni azione che disturbi gli altri e  che turbi la convivenza. E di questi giorni una lettera sul GdV che  sottolinea, documentandolo, il degrado  di ponte san Michele. Di  posti e  situazioni similari se ne potrebbero segnalare tanti, uno per tutti,  l'uso di festeggiare un amico laureato in piazza o vicinanze dove si  vede un povero ragazzo o ragazza che deve fingere di divertirsi tutto  coperto di farina, schiuma o altre porcherie con altri amici che gli  urlano vecchi inni stantii e volgari. Queste sceneggiate sono finite da  anni e c'è ancora chi le tiene in vita dando ,agli occasionali  spettatori,  un'idea sbagliata delle persone in causa che, magari, per  arrivare al sudato pezzo di carta , hanno faticato ed anche molto.
Per  la puzza che c'é nell'aria si può fare qualche cosa? Non  molto, ma  qualche cosa sì. Meno macchine ovunque possibile e una buona rete di  autobus ecologici. Magari incominciare a ragionare sull'elettrico e su  un nuovo piano di mobilità urbana. 
Che nel 2012 non vi sia alcun  piano di mobilità serio è cosa inaccettabile e le rotatorie Cicero non  sono una panacea per il traffico.  Si  rimane,  a dir poco, sorpresi   nel vedere quante macchine e furgoni passinino a tutte le ore per corso  Palladio  senza che nessuno  controlli di quale tipo di autorizzazione   siano in possesso. Sarebbe interessante sapere quanti impianti a nafta  sono ancora in funzione nelle abitazioni e nelle aziende e quanti camion  emettano fumi altamente inquinanti. Oggidì le centraline che misurano  l'inquinamento sono, quasi del tutto scomparse, in un momento in cui ce  ne dovrebbero essere in tutti i luoghi delicati della città.
Vogliamo  parlare anche della sicurezza e di che cosa si fa al riguardo?  Sembrerebbe più che opportuno. L'insicurezza è problema generale, ma non  pare, a chi scrive ,che nemmeno sul possibile si faccia qualche cosa.  Bisognerebbe incominciare con il tirar fuori dagli uffici tutti quei  vigili chi vi stazionano e sostituirli con personale civile. La città  non può rinunciare ad avere una presenza specializzata sul territorio.  In caso di necessità questi agenti devono essere a portata di mano.  Immagino il commento: siamo troppo pochi e lo spazio da controllare è  grande. Certo, tuttavia, per i locali pubblici, in caso di pasticci, ci  dovrebbe essere un pulsante per avvisare la centrale che, leggendone la  provenienza, potesse subito  dirottare  una pattuglia. C'è anche  dell'altro che si potrebbe fare. Se , per bilancio, non se ne possono  assumere, perché non utilizzare dei probiviri  volontari, che possano  intervenire in tutte quelle situazioni, non gravi, che ci sono nella  vita  quotidiana ( schiamazzi, lordura delle strade, velocità eccessiva  di cicli e motocicli, telefonate mentre si guida ecc). Non sembra una  soluzione complicata. Se le leggi vigenti non lo contemplano ci si  consorzi con altri comuni e lo si chieda al ministero competente.
C'è  un'altra cosa che è solo in piccola parte imputabile  all'amministrazione e molto ai noi cittadini. Parlo della pulizia della  città. Se ovunque si vedono cicche, cartacce, bottiglie di birra ,  pacchetti di sigarette vuoti, la colpa va suddivisa. Molta parte va ai  vicentini che si liberano di ogni cosa non serva più, gettandola a terra  ,e  parte all'amministrazione  che non fa rispettare le ‘ordinanze'in  merito( ecco l'utilità dei probi viri). Sembra ad alcuni cosa veniale e,  invece, è segno di inciviltà che andrebbe combattuto seriamente. Cosa  da fare per migliorare la vita di tutti, nel senso della convivenza, ce  ne sarebbero tante. Speriamo che gli eletti nella prossima tornata  amministrativa, abbiano maggiore sensibilità per il problema.
di palazzo Valle-Marchesini, oscurato, nei primi del 900, appunto con la costruzione di questo brutto manufatto, trasformato in cinema negli anni '30 del secolo scorso. Ne avrebbe giovamento turistico tutto il quartiere e Vicenza scoprirebbe un'ulteriore scorcio di rara bellezza da contemplare da ponte San Michele, attualmente, purtroppo, in grave stato di degrado.
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