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Alpini e scout chiamati a raccolta per il bomba day. Limitati i rischi per beni architettonici e artistici

Di Martina Lucchin Giovedi 17 Aprile 2014 alle 13:00 | 0 commenti

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Continuano le operazioni della macchina organizzativa messa in campo per il bomba day del 25 aprile. E gli attori coinvolti in questi giorni sono scout, alpini e Sovraintendenza. Scout e alpini di Vicenza si sono infatti riuniti questa mattina nella sala Chiesa di Palazzo Trissino per organizzare l'affissione di fogli adesivi giallo fosforescente, che verrà effettuata nei prossimi giorni in più di 4 mila edifici della città. L'obiettivo è informare dell'obbligo di evacuazione chi ancora non lo sapesse e ricordare i recapiti utili dove trovare informazioni. 

I tecnici comunali e quelli delle tre Sovraintendenze ai beni archeologici, architettonici e artistici, invece, hanno effettuato ieri un sopralluogo nei tredici siti di interesse che rientrano nell’area di raggio 2,5 km dalla “Old lady”. Tra questi, villa Trissino in via Cricoli, villa Breganze a Laghetto, villa Barbieri a Polegge, le chiese parrocchiali di Polegge e Maddalene (solo quella nuova) e l’acquedotto romano di Motta di Costabissara sono i siti più delicati. Lo stato manutentivo di questi siti risulta buono e quindi le prescrizioni della Sovraintendenza sono limitate e riguardano in particolare l’acquedotto romano, che verrà protetto da un telo, e gli interni delle chiese, dove si sposteranno candelabri o oggetti appuntiti che a causa dell’onda sismica che si propagherebbe in caso di scoppio potrebbero danneggiare le opere d’arte. Saranno inoltre i restauratori dell'Engim a coordinare e controllare gli interventi necessari, che saranno affidati nei prossimo giorni ad una ditta.

"Abbiamo avuto una grande fortuna rispetto al 2001 perché il centro storico non è coinvolto. Bastava un raggio di 1000 metri in più e sarebbe cambiato tutto”, commenta il sindaco Achille Variati che, come commissario incaricato per il bomba day e sindaco, sta spendendo tutte le energie necessarie perché il disinnesco abbia buon esito e, come politico, di certo non disdegna la visibilità che tale occasione offre. 

 

Comune di Vicenza - Scout e alpini a servizio della città di Vicenza in vista del Bomba Day. Tra domani e sabato  infatti saranno circa una settantina i volontari che affiggeranno all'esterno degli edifici oltre 4 mila fogli adesivi giallo fosforescente in formato A4, con cui il Comune avvisa le famiglie e le attività commerciali dell'obbligo di evacuare gli edifici entro le ore 8.30 di venerdì 25 aprile, data fissata per il disinnesco della bomba ritrovata all'interno dell'ex aeroporto Dal Molin.
Nel dettaglio saranno circa una trentina gli scout Agesci e una quarantina gli alpini di tutti e 12 i gruppi Ana della zona Vicenza città (assieme ad altri tre gruppi della zona Berici Settentrionali), che attaccheranno l'avviso all'esterno di 3.757 abitazioni e circa 400 negozi che si trovano all'interno dell'area di evacuazione, per un raggio di 2.500 metri.    
“Il volontariato dei giovani scout e quello storico degli alpini segna una nuova straordinaria pagina di una comunità che aiuta e protegge se stessa”, ha commentato questa mattina il sindaco Achille Variati, commissario delegato al coordinamento del piano di evacuazione delle 27 mila persone coinvolte, che assieme al commissario vicario e assessore alla protezione civile Dario Rotondi, ha voluto incontrare i volontari riuniti in sala Chiesa a palazzo Trissino per la suddivisione per vie degli avvisi da affiggere in tutti i quartieri interessati.

 

Comune di Vicenza - Bomba day: anche i beni di interesse culturale ricompresi nell'area di evacuazione vanno tutelati preventivamente per evitare o limitare il più possibile i danni in caso di scoppio. A tal fine, nella giornata di ieri si sono recate in sopralluogo in sette siti tre Sovrintendenze - ai beni archeologici, architettonici e artistici – assieme ai tecnici comunali e ai restauratori dell'Engim, voluti dal sindaco Achille Variati, commissario delegato al coordinamento del piano di evacuazione delle 27 mila persone coinvolte, in quanto hanno seguito un corso, curato proprio dalla Soprintendenza, sui temi della prevenzione dei danni al patrimonio culturale ed architettonico in caso di emergenze.
“Uno dei nostri doveri in questi casi è tutelare anche le opere d'arte – ha spiegato il sindaco -. Rispetto al disinnesco del 2001 siamo peraltro fortunati, perchè l'ordigno stavolta è in una zona periferica rispetto al centro storico e quindi il numero di siti interessati è molto limitato. Bastavano solo 1.000 metri in più di raggio e la storia sarebbe stata tutta diversa. Ad ogni modo, pochi o tanti che siano i siti interessati, ieri sono stati verificati tutti con grande puntualità, dando prescrizioni di particolare tutela perchè in caso di scoppio non vengano danneggiati”.
In realtà sono 13 i beni di interesse culturale ricompresi nell'area di evacuazione del raggio di 2.500 metri, ma sono stati presi in considerazione solo i sette suscettibili di possibili danneggiamenti in caso di scoppio dell'ordigno e quindi richiedenti particolari esigenze di tutela.
Fra questi solo uno è di proprietà comunale, l'acquedotto romano, per il quale sono state prescritte la transennatura e la posa di un telo prottetivo.
Gli altri siti verificati sono ville di proprietà privata e due chiese parrocchiali, quella di Polegge e quella di Maddalene nuova (la chiesa di Maddalene vecchia sta fuori dal raggio di evacuazione), visitate assieme a monsignor Francesco Gasparini, direttore dell'ufficio per i beni culturali della diocesi di Vicenza. Per le chiese, il sindaco Variati ha peraltro richiesto la collaborazione dei vigili del fuoco, saliti con i loro mezzi a 20 metri di altezza per verificare lo stato (rivelatosi ottimo) degli ancoraggi e dei fissaggi di statue e pinnacoli. Sulla scorta di quanto accaduto con il terremoto in Emilia, infine, proprio i vigili del fuoco hanno consigliato in alcuni casi di fissare meglio i quadri ai muri delle chiese e in altri casi di togliere da davanti alle tele statue e candelabri, in modo da evitare squarci in caso di caduta a terra.  

Leggi tutti gli articoli su: Achille Variati, Bomba day, Old lady, Sovraintendenza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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