Alluvione, Stancari: i lavori fatti hanno tenuto, avanti con le casse di laminazione
Mercoledi 9 Novembre 2011 alle 16:03 | 0 commenti
Regione Veneto - "Le piogge dell'ultimo fine settimana hanno permesso una verifica operativa positiva dei lavori di somma urgenza realizzati dalla struttura commissariale dopo la disastrosa alluvione dell'anno scorso. Tutte le opere realizzate hanno tenuto bene, e di grande efficienza si sono dimostrati gli interventi di innalzamento arginale e iniziative come la paratoia per difendere Soave dalle acque del sistema Alpone". Lo ha sottolineato stamani il Commissario per il superamento dell'emergenza alluvione in Veneto Perla Stancari, affiancata dall'assessore alla protezione civile del Veneto Daniele Stival, nel consueto incontro periodico con la stampa per verificare le cose fatte e quelle da fare, i problemi sul territorio, le criticità .
"Si continua a lavorare - ha aggiunto - per portare a termine tutti i 277 cantieri programmati, dei quali oltre 200 già conclusi, e per migliorare i sistemi di monitoraggio e allertamento". Per tenere sotto controllo la storica frana del Monte Rotolon, in comune di Recoaro, è stato in proposito istallato uno speciale apparato radar messo a punto dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, in grado di segnalare in tempo reale movimenti millimetrici del terreno franoso, mentre sono state avviate azioni per un allertamento più efficace ed efficiente.
Le forti precipitazioni dei giorni scorsi, che hanno provocato nuovi allagamenti nel trevigiano, in una zona risparmiata dall'alluvione dello scorso hanno, hanno peraltro dimostrato una volta di più l'urgenza e la necessità di interventi di prevenzione del rischio idraulico. La Regione dispone del Piano D'Alpaos - Casarin, che prevede interventi per 2,7 miliardi complessivi, soldi che attualmente non ci sono. "Come commissariato, tuttavia, interveniamo per supportare il finanziamento delle prime iniziative già individuate - ha sottolineato Perla Stancari - a partire dal bacino di espansione di Trissino, per il quale pensiamo di attivare l'appalto integrato nella prima metà del prossimo anno e che cofinanzieremo con circa 10,5 milioni per un primo stralcio rispetto ad un costo previsto complessivo di 44,65 milioni". Questo intervento, per il quale c'è la progettazione definitiva, è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni della Bassa padovana nel bacino del fiume Bacchiglione, interessati dalle piene dell'Agno Guà , affluente del Gorzone. Il secondo intervento riguarderà il bacino di espansione di Caldogno (costo 41,5 milioni, cofinanziamento commissariale di 19,5 milioni), il cui progetto ha già superato la Valutazione d'Impatto Ambientale e che dovrebbe essere appaltato a metà circa del 2012. L'intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dell'area metropolitana di Vicenza interessata dalle piene del torrente Timonchio che convergono sul Bacchiglione. Il Commissario finanzierà , infine, l'invaso sul torrente Lastego - Muson dei Sassi (10,8 milioni su una spesa totale di 13,8), finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni dell'Alta padovana. Il progetto definitivo dovrebbe essere pronto entro la fine dell'anno corrente e si pensa di appaltare i lavori nel 2012.
Nel frattempo il Governo ha prorogato di un anno la gestione commissariale e si attende la pubblicazione del relativo provvedimento nella Gazzetta Ufficiale. "Questo ci consentirà tra l'altro - ha anticipato il Commissario - di prorogare i termini per le presentazione della documentazione finale relativa ai contributi per il ristoro dei danni".
"La realizzazione di interventi strutturali di riduzione del rischio è divenuta una scelta prioritaria - ha ricordato dal canto suo Stival - ed è un bene che sia cresciuta una coscienza collettiva su queste tematiche trascurate per decenni. In passato si è costruito troppo e anche male, ora c'è l'esigenza di dire basta e di rimediare. Vedremo come reperire le risorse che servono, ma inviti e segnali di disponibilità che vengono anche dall'opposizione sono certamente una premessa positiva. Occorrerà inoltre migliorare ancora il sistema di allertamento e prevenzione, completando e tenendo aggiornati i Piani comunali di Protezione Civile e redigendo i Piani comunali delle acque".
Per quanto riguarda l'informazione sulle previsioni, è stato ricordato che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale redige costantemente appositi bollettini, aggiornati ogni sei ore in caso di periodi di maltempo piuttosto lunghi come in questi giorni. I bollettini sono finalizzati ad attivare il sistema di allertamento, vengono spediti a Comuni, Province e a tutte le strutture della Protezione Civile, sono reperibili nel sito http://www.regione.veneto.it/avvisiCFD.
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