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Alluvione, i parlamentari veneti del Pd: non c'è più tempo, bisogna completare le opere

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 7 Febbraio 2014 alle 18:18 | 0 commenti

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Partito Democratico Veneto - Con le precipitazioni di questi giorni tutto il Veneto ha subito danni ancora incalcolabili: le provincie di Venezia, Vicenza, Padova, Treviso e Belluno risultano maggiormente colpite e la situazione rischia di peggiorare, come ammette lo stesso Governo della Regione, se le nevi scese in montagna dovessero sciogliersi troppo in fretta.

Le opere di manutenzione e consolidamento degli argini e dei corsi d'acqua hanno retto ma non sono state sufficienti a contenere l'enorme quantità d'acqua e interi comuni sono stati sommersi ed evacuati, campagne distrutte con danni pesantissimi per l'agricoltura, numerose attività economiche interrotte e pesantemente danneggiate, a centinaia le abitazioni invase dall'acqua e dal fango.

Nel Bellunese e in Pedemontana le nevicate record hanno prodotto smottamenti valanghe e frane, danni alle comunità e, ciò che è più grave, alle infrastrutture: interrotte le linee elettriche, isolati per giorni interi paesi e strade bloccate. Nel Veneziano oltre alla forte esondazione nella zona di Portogruaro sono state registrati gravi danni anche alla costa e alle spiagge per le forti mareggiate. E la situazione rimane molto grave nel Trevigiano e nelle zone comprese tra Padova e Vicenza colpite dalle esondazioni e ora a rischio frane anche nelle zone collinari. I livelli dei corsi d'acqua stanno lentamente scendendo ma rimane alta l'allerta per la previsione di nuove imminenti perturbazioni e per ciò che potrebbe accadere in seguito ad un disgelo troppo veloce.

Questo quadro genera fortissima preoccupazione nelle popolazioni locali che hanno già subito nel 2010 danni ingenti a seguito dell'alluvione e che oggi assistono al ripetersi di un evento così devastante in grado di spazzare via tutti i tentativi di risollevarsi da quella tragica esperienza.

In particolare le attività economiche, industriali e agricole, devono ricevere risposte urgenti e adeguate e per questo è necessario decretare lo stato di calamità naturale in modo da favorire un intervento rapido da parte dello Stato. Occorre al più presto reperire le risorse e destinare fondi specifici al ripristino delle infrastrutture principali, al sostegno delle imprese colpite e alla messa in sicurezza di interi paesi.

La priorità più importante rimane la costruzione dei bacini di laminazione che sono stati giudicati indispensabili per evitare nuove alluvioni a partire dai primi tre:

- bacino sul torrente Timonchio, nel comune di Caldogno in provincia di Vicenza (costo stimato e finanziato pari a euro 41.500.000);

- bacino sul fiume Agno-Guà nei comuni di Trissino e Arzignano in provincia di Vicenza (costo stimato e finanziato pari a euro 26.151.000); 

- bacino sul torrente Lastego-Muson, nei comuni di Riese Pio X e Fonte in provincia di Treviso (costo stimato e finanziato pari a 13.800.000). 

Sul fronte orientale è opportuno che il Veneto concordi gli interventi sui bacini idrografici interregionali insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia. Rimangono inoltre i bacini necessari per salvaguardare il territorio veronese e in particolare il bacino di San Lorenzo (5 milioni di euro) per il torrente Tramigna nel comuni di Soave e di San Bonifacio e il bacino di località Colombaretta a Montecchia di Crosara (finanziato con 12,7 milioni euro). Infine è necessario finanziare gli interventi straordinari per rimuovere le nevi dai tetti delle abitazioni e degli edifici pubblici della provincia di Belluno.

Si tratta di opere individuate come urgenti già nel 2011 e non ancora realizzate. Oggi è più che mai urgente dare esecuzione a questi interventi accelerando i tempi di lavoro per evitare che nuove precipitazioni eccezionali provochino i danni che hanno flagellato le nostre province in questi anni. I veneti non possono attendere oltre: la sicurezza idraulica del nostro territorio merita risposte immediate

I PARLAMENTARI VENETI PD

ALESSANDRO NACCARATO

DAVIDE ZOGGIA

ALESSANDRA MORETTI

FEDERICO GINATO

DIEGO ZARDINI

GIUGLIA NARDUOLO

GIAN PIETRO DAL MORO

DIEGO CRIVELLARI

DANIELA SBROLLINI

MARGHERITA MIOTTO

VINCENZO D'ARIENZO

FILIPPO CRIMI

ALESSIA ROTTA

MICHELE MOGNATO

SIMONETTA RUBINATO

DELIA MURER

ANDREA MARTELLA

FLORIANA CASELLATO

ROGER DE MENECH

SARA MORETTO

LAURA PUPPATO

FELICE CASSON

GIORGIO SANTINI

ROSANNA FILIPPIN

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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