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Alluvione: alla Regione la gestione, ma senza poteri straordinari per Zaia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Gennaio 2013 alle 15:22 | 0 commenti

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Regione Veneto - La Regione del Veneto, e dunque per essa il presidente, subentra nella gestione dell'emergenza alluvione ma senza i poteri straordinari che aveva il Commissario delegato dal Governo. E' quanto dispone una specifica Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale che, prendendo atto della mancata intesa sui poteri da affidare alla Regione stessa, le dà il compito di gestire la chiusura della fase emergenziale.

Svolgerò questo compito volentieri, per amore del Veneto e dei nostri cittadini e per profondo rispetto per le istituzioni - ha ribadito il presidente del veneto - però sono "commissario" per un atto amministrativo impostomi da Roma che non mi dà alcun potere speciale: è scritto nero su bianco che non ho simili poteri, come ho sempre detto.
In sostanza, la Regione chiuderà la gestione della contabilità riferita agli interventi attivati per il superamento della fase emergenziale a favore di privati, imprese ed enti pubblici. Per quanto riguarda gli interventi di prevenzione, cioè le casse di espansione - ha ricordato il presidente - è una attività che facciamo noi, come Regione, in via ordinaria e che procede a prescindere dal commissariamento. Il commissario liquida le pratiche, cioè paga il conto dei danni, non fa nuove opere. La cassa di espansione di Caldogno, quella di Trissino e le altre che sono state indicate hanno insomma un corso a parte e non c'entrano con l'attività commissariale.
Aver potuto disporre di poteri speciali ad esempio sulle opere pubbliche - ha detto ancora - significava bypassare tutte le pastoie burocratiche, essere più operativi, dare risposte molto più veloci. Siamo ricaduti nella tanta burocrazia - ha concluso rispondendo alle domande dei giornalisti - e questo non dipende dalla Protezione Civile nazionale e dal suo responsabile Franco Gabrielli; penso che dipenda tanto da altri meccanismi romani che vogliono evitare al massimo di dare autonomia e competenze e agli amministratori i quali, nonostante siano democraticamente eletti, sono sempre visti come nemici.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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