Allergeni, scatta la norma. Confesercenti: attenzione dovuta, ma poca chiarezza
Venerdi 12 Dicembre 2014 alle 15:24 | 0 commenti
Dal 13 dicembre tutti i pubblici esercizi devono informare per iscritto i propri clienti sui possibili allergeni presenti negli alimenti somministrati: anche a Vicenza bar, pizzerie, ristoranti, trattorie, pasticcerie, esercenti ambulanti, sagre, mense e catering, dovunque insomma si degusti un prodotto fresco, preparato in loco, sfuso e non pre-imballato ci sarà l’obbligo di una sorta di etichettatura con l’elenco degli eventuali allergeni presenti.
Questo il commento di Vincenzo Tamborra Presidente di Confesercenti Vicenza:
In discussione non c’è la normativa, che va a tutela dei cittadini, ma la poca chiarezza sul metodo con cui dovrebbe essere applicata. Si tratta di una nuova normativa europea che viene recepita in modo esclusivamente burocratico e che proprio per questo provoca disappunto e preoccupazione tra gli operatori interessati. Il successivo Decreto applicativo del Presidente del Consiglio del Ministri dovrà servire a chiarire i reali adempimenti e contenere indicazioni sul ruolo che anche lo Stato, oltre ovviamente alle Associazioni di categoria, dovrebbe svolgere per favorire la diffusione di una maggiore conoscenza su di una materia che interessa il benessere e la salvaguardia di un numero sempre maggiore di persone.
Dopo il tavolo tecnico del 28 novembre tra il Ministero e le Categorie, al quale Confesercenti ha portato domande precise, ci sono alcuni punti di riferimento anche se, senza ombra di dubbio, in Italia siamo in un buco legislativo. Sono 14 gli alimenti in questione e stiamo parlando di cereali contenenti glutine, di crostacei e prodotti contaminati, uova, pesce, arachidi, soia, latte, frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa e solfiti se superiori ai 10 mg/kg o litro, lupini e molluschi e ovviamente tutti i derivati di queste sostanze. Non sarà necessario indicare la percentuale degli allergeni e per il primo periodo, in attesa di avere un decreto legge che stabilisca i dettagli pratici ma essenziali di applicazione, non sono previste sanzioni.Il Ministero dello Sviluppo Economico ad oggi pensa di prevedere l’indicazione scritta degli allergeni su menù o registro o apposito cartello o altro sistema equivalente, da tenere bene in vista, ma nulla è ancora definitivo né ufficiale. La specifica delle informazioni solo su richiesta del cliente non è assolutamente accettata.
Valutando poi l’aspetto puramente pratico, molti esercenti utilizzano prodotti freschi, stagionali e del territorio, offrendo così una varietà di piatti di qualità , in continuo aggiornamento non solo di alimenti ma anche di fornitori, questo complica esponenzialmente l’aggiornamento della necessaria guida agli allergeni. Al di là dell’aspetto dispendiosità , c’è in discussione la qualità , grande punto critico, infatti gli esercenti possono acquisire informazioni esaustive sui prodotti e materie prime, solo riferendosi a fornitori di prodotti industriali confezionati, rinunciando ai prodotti freschi.Accedi per inserire un commento
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