Allarme sangue a Vicenza
Martedi 3 Settembre 2013 alle 14:13 | 0 commenti
Fidas Vicenza - Il Dipartimento immunotrasfusionale di Vicenza, che raggruppa tutti i Centri raccolta della provincia, ha segnalato con allarme la totale carenza di sangue e componenti a disposizione per le molteplici necessità mediche. “Si tratta di un episodio di una gravità inaudita – commenta il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin – che non è ascrivibile al calo fisiologico determinato dal rientro dalle ferie estive.
Una carenza di sangue e derivati, infatti, si è sempre osservata in questo periodo, ma non era mai accaduto di dover ricorrere alla fornitura di piastrine richiedendole ad altre Aziende Ulss in ambito regionaleâ€. Tutto questo deve far riflettere tutti gli attori del sistema trasfusionale provinciale.
 Fidas Vicenza, la maggior Associazione di Donatori di sangue del Vicentino, prima in Veneto e terza federata a livello nazionale, si è immediatamente attivata attraverso la propria segreteria ed gli 83 gruppi nel territorio provinciale suddivisi in 11 zone. “Invitiamo tutti quei Donatori che sono nelle facoltà di farlo – prosegue il presidente Mariano Morbin - di donare quanto prima il proprio sangue, plasma o piastrine. In particolare, il Dipartimento di Vicenza ci segnala la necessità di ripristinare un’adeguata scorta di globuli rossi di gruppo 0 positivo, per garantire al più presto almeno 30-40 unità di tale gruppo sanguigno, particolarmente carenteâ€. I Donatori che gravitano fuori Ulss 6 potranno donare presso i Centri trasfusionali della propria zona (importante è che comunichino al medico trasfusionista di essere stati contattati per donare sangue). Sarà cura della struttura ospedaliera provvedere al trasferimento del sangue a Vicenza. Ai Donatori di sole piastrine, Fidas Vicenza chiede, prima di recarsi al Centro trasfusionale, di contattare telefonicamente il Centro stesso per la doverosa prenotazione e per verificare l’idoneità alla donazione visti i casi segnalati di infezione (MNI) da West Nile Virus (WNV) che determinano la temporanea impossibilità a donare solamente piastrine. “Questo episodio – conclude il presidente Mariano Morbin – ci sollecita ad istituire un tavolo di confronto permanente relativo al dono, per monitorare le esigenze sanitarie e le disponibilità del territorio in modo più attento, ricordando che il gesto compiuto dai Donatori rappresenta la salvezza per quanti hanno bisogno di trasfusioni in costanza di interventi chirurgici o in altre occasioniâ€.
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