Allarme rosso della Protezione Civile per nuova perturbazione fino a venerdì 2 novembre
Mercoledi 31 Ottobre 2018 alle 18:11 | 0 commenti
Il Centro funzionale decentrato della Regione Veneto (sotto il bollettino) ha emesso un nuovo avviso sull'arrivo di una perturbazione che si protrarrà fino a venerdì 2 novembre, con possibili effetti anche per il bacino idrografico Alto Brenta – Bacchiglione – Alpone, di cui fa parte Vicenza. L'avviso conferma il peggioramento meteorologico annunciato ieri, con previsione di piogge da stanotte fino al tardo pomeriggio di giovedì 1 novembre, in particolare nelle zone montane, pedemontane e della pianura nord orientale, e nuove precipitazioni dalle ore centrali di venerdì nelle Prealpi e in pianura.
Tale situazione potrebbe dare luogo anche nel Vicentino a criticità alla rete idraulica principale e secondaria e a criticità di tipo geologico, a causa dello stato di saturazione dei terreni e dei livelli dei fiumi, seppur in calo.
Per questo motivo la protezione civile comunale prosegue nel monitoraggio della situazione.
Eventuali aggiornamenti saranno consultabili sui siti www.comune.vicenza.it e bacchiglione.it, sulla pagina facebook e twitter Città di Vicenza e instagram Comune di Vicenza.
Hastag #allertavicenza
Una nuova perturbazione - informa una nota regionale - dopo quella catastrofica del 27,28 e 29 ottobre, è in arrivo sul Veneto. Non sarà devastante come la precedente, ma preoccupa, al punto che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile ha prolungato fino alle ore 14.00 di venerdì 2 novembre l’allarme rosso per criticità idraulica sulla rete secondaria e criticità geologica sui Bacini Alto Piave, Piave-Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; e l’allarme arancione per criticità sulla rete idraulica principale su tutto il territorio.
In particolare, per domani, giovedì 1 novembre, le previsioni indicano precipitazioni in estensione e intensificazione al mattino, con la fase più significativa tra la mattinata e il tardo pomeriggio. I fenomeni più frequenti si avranno sulle zone montane, pedemontane, e sulla pianura nord orientale, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni tenderanno a diradarsi dal tardo pomeriggio-sera. Quantitativi abbondanti cadranno sulle zone montane, già in grave difficoltà per i danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi, e localmente su quelle pedemontane e della pianura nord-orientale. Venerdì 2 novembre sarà caratterizzato , a partire dalle ore centrali, da un aumento della probabilità di precipitazioni da sparse a diffuse, con locali rovesci, pur con quantitativi in genere contenuti tra Prealpi e pianura, e di minore entità sulle Dolomiti.
L’Unità di Crisi Regionale, istituita dal presidente Luca Zaia, e coordinata dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, rimarrà attiva per tutto il periodo e segnala, in particolare, che tra la mattina e il pomeriggio di giovedì 1 novembre, sono previsti da 20 a 80 millimetri di acqua a seconda della zona.Si ricorda alla popolazione già colpita da questi ultimi eventi che l’assetto idrogeologico delle zone montane ha subito forte stress e quindi non ha stessa capacità di risposta che in condizioni normali e potranno crearsi ulteriori situazioni di criticità .Si raccomanda perciò ai cittadini di improntare i propri comportamenti ai principi rigorosi di autoprotezione ed informarsi sulle previsioni metereologiche sui siti ufficiali di Arpav.
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