Allagamenti fiume Retrone, Pd: la Regione stanzi risorse per salvaguardia idrogeologica
Lunedi 31 Ottobre 2016 alle 16:13 | 0 commenti
La nota congiunta del PD cittadino e il Circolo 7 “ai Ferrovieri†del PD di Vicenza
A seguito dei recenti eventi atmosferici che hanno evidenziato le criticità ed il conseguente rischio idrogeologico nel bacino del fiume Retrone, desideriamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. L’area di Sant’Agostino e alcune zone dei Ferrovieri e di Gogna, sono soggette ad allagamenti ad ogni evento piovoso sostenuto, anche se verificatosi nelle zone a monte della città o in corrispondenza del bacino del fiume Bacchiglione, con tutti i disagi emergenti per la popolazione, le attività commerciali e produttive.
In tempi recenti, l’evento più importante e drammatico è stata la grande alluvione di ottobre-novembre 2010, che ha allagato anche la valle di Sant’Agostino. Anche nel febbraio 2014 il Retrone ha raggiunto la quota di 3.60 metri.
Nel 2010 la Regione Veneto, nella figura del “Commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010 (Piano degli Interventi OPCM 3906/2010)â€, ha individuato alcune azioni per riportare in sicurezza il bacino del Retrone:
-                     Interventi sull’asta fluviale per il ripristino dell’assetto morfologico ed eliminazione degli stati di criticità dei corpi arginali;
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Interventi sulla rete idraulica di bonifica e di scolo meccanico;
-                     La realizzazione di due opere d’invaso, una sul torrente Onte (in comune di Sovizzo) e una sulla Roggia Dioma (nei comuni di Vicenza e Monteviale), per una capacità di laminazione totale di circa 1,1 milioni di m3;
-                     Un’area d’espansione naturale in zona Sant’Agostino, con estensione di circa 75 ettari ed una capacità di circa 2 milioni di m3, compresa tra i comuni di Vicenza e di Arcugnano, per mettere in sicurezza la valle di Sant’Agostino dalle piene del Retrone e del Rio Cordano.
Queste azioni di salvaguardia, pur individuate e definite (anche in ordine d’urgenza), necessitano d’ingenti investimenti che la Regione dice di non avere a disposizione: i due invasi (Onte e Dioma) costano complessivamente 21 milioni di Euro, l’area d’espansione naturale di Sant’Agostino circa 11 milioni di Euro ed altre azioni diffuse sul territorio del bacino del Retrone circa 37,5 milioni di Euro. I bacini sull’Onte e sulla Dioma hanno concluso la fase di progettazione e superata la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Mancano solamente i finanziamenti necessari alla realizzazione delle opere.
Il Circolo 7 “ai Ferrovieri†e il Pd della città di Vicenza sostengono l'urgenza di questi interventi e chiedono con forza alla Regione Veneto di mettere a disposizione le risorse necessarie. Una parte di queste si può trovare grazie a fondi europei (asse 5 del POR FESR), mentre un'altra parte può essere presa dal bilancio regionale, aumentando la quota destinata agli interventi necessari alla messa in sicurezza del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico.Accedi per inserire un commento
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