Alla Befana si fa festa con i saldi
Lunedi 3 Gennaio 2011 alle 10:43 | non commentabile
Confcommercio Vicenza - Il 6 gennaio iniziano le vendite di fine stagione, che quest'anno, secondo Confcommercio Vicenza, dovrebbero già partire con sconti piuttosto elevati. La "corsa" dei Comuni per autorizzare la deroga alla chiusura festiva
La Befana porterà quest'anno l'avvio dei saldi invernali. Il 6 gennaio nel Vicentino, come in tutto il resto del Veneto (ma anche, per guardare alle regioni vicine, in Lombardia ed Emilia Romagna), inizia la grande corsa al risparmio su abbigliamento, calzature, pelletterie, articoli sportivi, biancheria per la casa ed in generale su tutti i prodotti di carattere stagionale, o di moda, suscettibili per queste caratteristiche a subire un forte deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo.
A quanto pare, quest'anno, i saldi partiranno "con il botto", vale a dire con sconti elevati, almeno per i capispalla (cappotti, giacconi, imbottiti, ecc.) più importanti. "Gli operatori del settore - spiega Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza - ci segnalano che la partenza un po' ritardata dell'inverno, con molta pioggia e temperature comunque al di sopra delle medie, non ha spinto i vicentini ad acquistare, ad inizio stagione, molti capi invernali pesanti. Probabilmente sarà proprio il periodo dei saldi a incentivare la vendita di questi articoli: il rigido freddo di questi giorni e i prezzi ribassati sin da subito da invitanti sconti convincerà più di qualcuno a rinnovare il guardaroba anche con qualche cappotto, piumino o imbottito che sono, solitamente, gli articoli che costano di più. Dal canto loro i negozianti sanno per esperienza - prosegue Gallo - che la corsa ai saldi fa registrare il proprio picco massimo nelle prime settimane ed è dunque questo il momento migliore di incentivare gli acquisti con buone offerte, che consentono di "fare cassa" e, ai consumatori, di portare a casa qualche buon affare".
Ben vengano dunque le svendite di fine stagione, anche se, come precisa il direttore della Confcommercio di Vicenza "la maggior parte dei nostri associati della piccola e media distribuzione preferirebbe che i saldi iniziassero più avanti, tornando ad essere veramente vendite di fine stagione e non vendite al ribasso in piena stagione".
Ma per questo 2011 la data di avvio degli sconti è fissata e il giorno dell'Epifania potrà essere dedicato allo shopping. Questa concomitanza tra la partenza ufficiale dei saldi e la giornata di festa, però, qualche problema lo sta creando sotto il profilo amministrativo. Infatti, i Comuni, nei giorni scorsi, hanno dovuto emanare in fretta e furia una ordinanza per consentire l'apertura festiva in deroga dei negozi nel loro territorio, senza la quale i saldi partirebbero il primo giorno lavorativo utile, vale a dire il 7 gennaio. La maggior parte delle amministrazioni del Vicentino ha comunque già provveduto a questo adempimento e nei Comuni di maggiori dimensioni (come ad esempio Vicenza, Arzignano, Valdagno, Lonigo, Montecchio Maggiore, Thiene, Schio e Bassano del Grappa) i saldi partiranno certamente il giorno dell'Epifania. Altra data sicura è quella della fine del periodo dei saldi invernali, il 28 febbraio 2011.
LE PRINCIPALI REGOLE DEI SALDI
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio Vicenza ricorda alcuni principi di base utili a negozianti e consumatori.
Prezzi: il negoziante ha l'obbligo di indicare sul cartellino il prezzo ordinario di vendita del prodotto, la percentuale di sconto e il prezzo finale.
Merce: la merce esposta in saldo va separata in modo chiaro ed inequivocabile da quella eventualmente in vendita a prezzo normale. I prodotti proposti in saldo non devono necessariamente appartenere alla stagione in corso.
Cambi: la disciplina generale degli acquisti durante il periodo di saldi lascia piena discrezionalità al negoziante sul cambio della merce, a patto però che non si tratti di prodotti danneggiati (o comunque non conformi) già al momento dell'acquisto (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo: D.Lgs. 206/2005); in questo caso, denunciando il difetto al negoziante entro due mesi dalla data della scoperta e comunque non oltre i due anni dall'acquisto, il cliente ha il diritto alla riparazione o sostituzione del capo. Qualora ciò risulti impossibile o eccessivamente oneroso, si impone la restituzione dell'importo pagato o la riduzione del prezzo.
Prova dei capi: la prova dei capi da parte del cliente prima dell'acquisto non è un obbligo da parte del negoziante.
Pagamento: le carte di credito devono essere accettate dal commerciante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesti la relativa convenzione.