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Alice Bellotto, troppo bella per Miss Italia

Di Enrico Soli (caporedattore) Domenica 21 Agosto 2011 alle 12:21 | 0 commenti

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Grida vendetta l’espulsione dell’aspirante Miss Italia Alice Bellotto dal concorso di bellezza più famoso del paese. È bastato che qualcuno facesse pervenire agli organizzatori alcuni scatti osè della giovane bassanese per spingere la Mirigliani a decretarne l’esclusione. La ventiduenne di Romano d’Ezzelino a luglio aveva conquistato il titolo di Miss Wella Veneto, ma l’articolo 8 del regolamento parla chiaro: “le concorrenti non devono essere state ritratte in pose di nudo o sconvenienti”.

In pratica la bella Alice non può fare la modella e anche la miss. Se una ragazza vuole partecipare al concorso di bellezza le sue belle forme (in questo caso 85-65-90) non le deve mettere troppo in vista, nonostante siano gli strumenti del lavoro e, in teoria, anche le armi per battagliare in una rassegna basata sull’estetica.

llora, delle due l’una: Miss Italia cambi il regolamento, o dichiari di premiare più una discutibile (perché può essere recitata ad hoc) aria da “brava ragazza” che la bellezza. Gli organizzatori sembrano orientati ahimè in quest'ultimo senso. Se il metro di giudizio non è più quello estetico, può succedere di tutto. Le meno carine (e chi sta dietro di loro) possono sperare di superare le concorrenti più belle a colpi di lettere anonime spedite agli organizzatori (come nel caso di Alice, ma chissà quanti altri casi…) e poi, una volta ottenuto il palcoscenico, sfoderare un sorriso falso dopo l’altro, una serie di banalità disarmanti, magari recitate in maniera talmente mielosa da risultare stomachevole. Sono queste le donne che vogliamo premiare con il titolo di Miss Italia? Perché non Alice, che invece fa il suo lavoro di modella (perché la bellezza glielo permette, a differenza di tante altre aspiranti miss)? Forse perché non ha santi in paradiso.    

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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