Alfano li riceve a Roma: Berlato sorride, Zanettin sghignazza, Galvanin euforico
Mercoledi 25 Aprile 2012 alle 11:20 | 0 commenti
Se il Pdl cambierà il nome scegliendone uno più "empatico", come da voleri del leader Berlusconi, ieri alle prese con le ennesime rivelazioni sugli emolumenti alla "matta" Ruby e, peggio, con le protezioni da parte della mafia "asseverate" dalla Corte di Cassazione nell'ambito della sentenza di assoluzione del suo braccio destro Dell'Utri, Alfano ieri a Roma ha assicurato che non cambierà i dirigenti locali, almeno quelli che non faranno parte della diaspora. Lo ha detto nell'incontro riservato ai coordinatori e vice provinciali e a quelli della Grandi città .
Se Berlato si sente rassicurato per non aver sparato invano le sue cartucce per prendere il comando, per lo meno formale, del Pdl provinciale in cui è marcato stretto da suo (poco) vice Pierantonio Zanettin e dalla sua ex protetta e ora sempre più mediatica Elena Donazzan, a tornare giulivo da Roma è Nereo Galvanin: se sono stato chiamato al vertice, è il suo ragionamento, Vicenza è considerata "Grande città " e, quindi, svincolata dalla guida provinciale. In questo clima di pace sempre guerreggiata parte di fatto la campagna elettorale del "fu Pdl".
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