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Aleardi brinda alla D per il Montecchio con i suoi eroi, gli avvocati Tognon e Mazzucato

Di Marta Benedetti Domenica 31 Luglio 2011 alle 03:08 | 0 commenti

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Aleardi ringrazia i suoi eroi, gli avvocati Tognon e Mazzucato, e brinda alla serie D. Il presidente del Montecchio, felice per la decisione dell'Alta Corte del Coni, che ha riammesso il Montecchio in serie D, ha voluto raccontare, attraverso le parole di uno degli avvocati che l'hanno aiutato, la vicenda cominciata alla fine di maggio. Al "Cosaro" di Montecchio, si è tenuta sabato sera una conferenza stampa per raccontare i 74 giorni di passione vissuti dalla società, che ha affrontato - e alla fine vinto - una vera e propria battaglia legale per rimanere in serie D (nella foto da sinistra, Renzo Ribolli, segretario Montecchio, Jacopo Tognon, avvocato, Romano Aleardi, presidente Montecchio, Gianluca Peripoli, vicesindaco Montecchio).

Il presidente Aleardi, che non si era mai dato per vinto dopo aver scoperto il misfatto sul campo del Montebelluna nell'ultima giornata di campionato, aveva promesso di andare fino in fondo per ottenere giustizia. E così ha fatto. Gli avvocati Tognon e Mazzucato (il primo è un componente del Tribunale sportivo di Losanna) hanno lavorato giorno e notte, a volte anche distanti a causa dei rispettivi impegni di lavoro, per studiare le mosse vincenti dinanzi all'Alta Corte del Coni. «Una Corte giudicante formata dai migliori giuristi ed esperti di diritto sportivo a livello nazionale, ha accolto il ricorso. - ha spiegato Tognon - Non potevamo uscire perdenti, salvo che per vizi di forma. La sostanza era fin troppo chiara. Il Montecchio non verrà ripescato, bensì casomai reintegrato, perché la società è in possesso del titolo sportivo per disputare la serie D». Alla conferenza hanno partecipato alcuni affezionati e tifosi, che poi hanno anche posto alcune domande all'avvocato Tognon. Era presente anche il tecnico del Montecchio, Massimo Monfardini, che lunedì comincerà a svolgere la preparazione in vista del campionato.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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