Alberto Filippi fa il globe trotter per La Destra: in 150 alla cena con lui ad Arcugnano
Domenica 17 Febbraio 2013 alle 23:58 | 0 commenti
Alberto Filippi sarà , magari, sotto stress per il lavoro h24 che sta facendo per raccogliere voti, prima ancora che per sè, per La Destra, il partito che deve raggiungere la soglia del 2% o giù di lì per far divenatre deputato il suo candidato alla camera oltre che in Veneto 1, che comprende il suo feudo di Vicenza, anche in Veneto 2. Ma il senatore ex Lega sta riscoprendo «il gusto del confronto con la gente, cosa abituale anche prima, ma senza l'assillo del voto da conquistare» visto che la Lega gli assicurava un capiente paracadute.
Se lo si cerca al telefono Alberto Filippi risponde da Belluno, Cortina, Arzignano, Verona, Padova, Monselice o da uno dei tanti paesi in cui stringe mani e parla con amici vecchi e nuovi sempre con il suo iSantino, il bigliettino elettorale promozionale col suo "vero" cellulare per essere raggiunto dagli elettori oggi e, soprattutto, dopo il voto, un oggetto diventato "cult" dopo che noi ne abbiamo parlato per primi e dopo che La Repubblica lo ha rilanciato a livello nazionale come esempio di tentativo di un politico di avvicinarsi ai suoi elettori.
Tra tutto questo correre, che gli «fa trascurare la famiglia» che ai primi di aprile si arricchirà del suo primo figlio, sabato sera i suoi elettori di riferimento locali gli hanno organizzato «una serata con polenta e baccalà all'Enrico VIII di Arcugnano. E' stato un successone con oltre 150 persone anche se l'abbraccio con chi ha fiducia in me è stato organizzato al volo! Questa serata è stata anche un momento conviviale per ricaricare le pile dopo mille incontri e tanti progetti stesi anche con alcune categorie e con sindacati come la Cisal».
Insomma la lotta per ritornare alla camera, dove Filippi già aveva un seggio prima ancora di essere eletto senatore nell'ultima legislatura, non è facile ma da uomo di quella destra di cui da sempre si sente componente, prima nella Lega, poi nel partito di Storace, Filippi dall'auriculare mentre torna da Padova ci dice: «nessuna paura, lotto per conquistare fino all'ultimo voto e vado fino in fondo, tanto anche dopo, comuqnue vada, non mollerò!»Â
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