Al Vicenza garibaldino riesce lo sbarco in Sicilia: il Trapani battuto di misura
Sabato 5 Novembre 2016 alle 18:09 | 0 commenti
Trapani. Trapani - Vicenza 0 - 1 (p. t. 0 - 0). Marcatore: 56’ Bellomo (V)
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Senza badare a troppi fronzoli estetici, i biancorossi espugnano il Polisportivo di Erice grazie ad una magistrale punizione di Bellomo e a una condotta di gara tutta cuore e carattere. I locali sbagliano il rigore del pareggio, ma al tirar delle somme è decisamente il Lane ad aver meritato i tre punti.
Le pagelline
BENUSSI 6,5: stavolta non deve indossare i panni di Superman e anzi, tutto sommato, passa 94’ minuti di relativa tranquillità . Il mezzo punto oltre la sufficienza gli è dovuto per il balzo felino sul penalty di Petkovic: la palla, sfiorata, sbatte sul palo, ma anche se fosse stata indirizzata nello specchio della porta la manona del portiere iberico era lì al posto giusto.
ADEJO 6: gioca una discreta partita, anche se non all’altezza delle ultime prestazioni. Alterna infatti interventi molto efficaci a qualche errore di posizione e alcune incertezze, come al 7’ e al 73’. E’ stato, comunque, il solito inesauribile guerriero.
ESPOSITO 6,5: al centro le cose sono andate meglio, anche perché né Citro prima, né Petkovic poi, sono apparsi dei fulmini di guerra. Così, l’ex Latina sbriga solo ordinaria amministrazione e si dedica a dar ordine alla difesa nei rari momenti in cui gli isolani abbozzano un forcing.
BOGDAN 7: prestazione molto buona del giovane croato, che dopo essersi procurato un inizialmente preoccupante infortunio al polso, si piazza là dietro e spazza di testa (moltissimo) e di piede (quel che resta) ogni tentativo degli uomini di Cosmi di far spiovere palloni verso Benussi. Una potenza fisica devastante e grandi promesse per il futuro…
PUCINO 5,5: probabilmente non è ancora a suo agio con la posizione più avanzata che il mister gli ha inventato. Avrebbe gli spazi per provare a far del male sulla fascia, ma per tutta la gara si limita a fare il suo compitino per casa, preso tra Barillà e Rizzato. Un passo indietro, rispetto alla qualità di gioco che aveva espresso nel recente passato.
SIEGA 6,5: sempre positivo il suo apporto. In Trinacria c’era soprattutto da rincorrere, far pressing, tornare a turare i buchi e assistere le ripartenze. Lui lo fa lungo tutti i 90’ minuti, rinunciando magari a qualche incursione per andare invece a cucire le distanze tra i reparti. La sua presenza si fa sentire, eccome…
URSO 6,5: quando lo lasciano fare le cose per cui è tagliato, cioè combattere dove c’è battaglia e fare la zecca fastidiosa per gli avversari, non sfigura. La corsa non gli manca e ne beneficia l’intero pacchetto di centrocampo, che a Trapani mostra una migliore continuità e tenuta. Peccato che non riesca a mostrare uno dei suoi pezzi migliori: il tiro dalla distanza.
SIGNORI 6/7: c’era da evitare un calo di ritmo e di tensione che ultimamente erano costati tantissimo al Lane. Francesco mette tutta la sua esperienza al servizio della causa e ispira una gestione oculata delle forze, dettando tempi e metodi. Ecco perché la squadra non termina in calando… Mezzo punto in meno per quella palla sul finale che non ha dato subito al liberissimo Giacomelli.
ZIVKOV 5,5: in settimana Bisoli ne aveva sponsorizzato il piede fatato. Al Polisportivo questo tocco sopraffino non si è visto: corner sbagliati, qualche tocco fuori misura e una certa approssimazione nel piazzamento. Ha corso moltissimo, ma non sempre con criterio. La spinta su Carotti, in occasione del rigore assegnato al Trapani, è sì una furbata del granata ma anche una grossa ingenuità del giovane austriaco.
BELLOMO 7,5: il migliore in campo dei suoi. Fin da subito si vede che la sua posizione tra le linee è in grado di dar fastidio a Pagliarulo & C. Due conclusioni pericolose verso la porta sicula, una punizione calciata alla perfezione ma soprattutto una gara disputata anche sul terreno che meno gli è congeniale: marcature, rincorse e una buona dose di carognaggine. Quella intelligente, che non lascia i compagni in 10 ma fa imbufalire gli avversari.
RAICEVIC 6-: la sua prestazione sarebbe da sufficienza abbondante, per quanto fastidio è riuscito a dare, pur trovandosi solitario come Fogar nell’Atlantico, alla difesa trapanese. Spezzate di testa, passaggi, aperture. Molti sbagli ma una marea di palloni toccati. L’occasione a tu per tu con Guerrieri e sparata sul portiere, purtroppo, macchierebbe l’onore di qualsiasi bomber.
GIACOMELLI 6: si danna quel che è giusto per portare a casa il risultato. Non è ancora al meglio, ma se Signori fosse stato più lucido nel servirgli la palla prima dell’off side, adesso festeggerebbe il ritorno al gol.
RENNY SMITH s.v.: solo un benvenuto in campo e un arrivederci ad altra occasione.
MISTER BISOLI 7: nessuno pensa che sia Guardiola o Mourinho. Ma in questo momento, per reggere il timone della nave piuttosto sgangherata che gli hanno messo a disposizione non serve un genio ma un allenatore con i controzebedei. E così il Sergente Hartman schiera la sua truppa in trincea e la guida muovendosi come un forsennato nel suo recinto, sgolandosi fino all’ultimo minuto per evitare cali di tensione e ammorbidimenti nella grinta. Non era facile giocare questa trasferta, greve di rischi per il prosieguo del campionato. Il mister ha guadagnato non solo rispetto ma soprattutto tempo per poter plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza.
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