Quotidiano | Categorie: Fatti

Al via l’attività di bonifica dell'area ex Zambon. Al termine dei lavori verranno realizzati un parco pubblico di 16 mila metri quadrati, percorsi pedonali e ciclabili, un parcheggio pubblico e una zona residenziale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Luglio 2017 alle 16:53 | 0 commenti

ArticleImage

Questa mattina l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e il responsabile unico del procedimento di Zambon Group SpA Vittorio Picinelli, assieme ai tecnici delle ditte appaltatrici, al direttore dei lavori Roberto Pedron e al responsabile della comunicazione di Zambon Group SpA Luca Primavera, si sono recati in sopralluogo all'area industriale ex Zambon di via dei Cappuccini a Vicenza, in occasione dell'avvio dell'attività di bonifica dei terreni e delle acque sotterranee.

"Oggi è una di quelle date da incorniciare e mandare a memoria, poiché prendono ufficialmente il via i lavori di bonifica di quest'area - ha dichiarato l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza -. È un risultato ottenuto grazie all'impegno del Comune di Vicenza, in particolare del settore Ambiente e del settore Urbanistica di questa e della passata amministrazione, e grazie al prezioso aiuto degli altri enti presenti nella conferenza dei servizi che ha approvato il progetto, e cioè Provincia, Ulss 8 Berica e Arpav, che negli ultimi 10 anni hanno collaborato all'esito positivo di questa vicenda. Un tale risultato tuttavia non sarebbe stato possibile senza la grande collaborazione di un'azienda vicentina, la ditta Zambon, che ha solide radici nel nostro territorio. Si tratta di un caso complicatissimo, ma esemplare a livello nazionale, che vede il privato intervenire con operazioni di bonifica di un'area che verrà poi restituita ai cittadini, insieme a 16 mila metri quadrati di parco pubblico. È un lavoro imponente, frutto di un accordo lungo e ricercato dall'amministrazione comunale con Zambon Group e che chiude anche una serie di contenziosi susseguitisi negli anni. Ritengo il risultato raggiunto oggi una delle più grandi soddisfazioni amministrative che ho avuto a livello personale, visto che la bonifica di quest'area è stato il primo argomento affrontato dal mio assessorato 10 anni fa; ringrazio, pertanto, Elena Zambon, l'ingegner Vittorio Picinelli e Luca Primavera per la preziosa sinergia e collaborazione avuta in questo lungo percorso".

"Le operazioni di bonifica che verranno attuate nei prossimi giorni non comporteranno alcuni rischio per la popolazione e saranno eseguite in completa sicurezza - ha precisatto l'assessore Dalla Pozza -. A ottobre organizzeremo, inoltre, una nuova assemblea pubblica in cui illustreremo cosa è stato fatto e cosa rimarrà da fare. Faremo, inoltre, in modo di aggiornare costantemente la cittadinanza sul cronoprogramma dei lavori tramite il sito del Comune e mettendo a disposizione tutte le informazioni e gli esiti dei monitoraggi ambientali periodicamente previsti a salvaguardia della sicurezza dei cittadini".

I lavori, per l'importo complessivo di 26.312.000 euro - a carico di Zambon Group SpA -, 23 milioni di euro dei quali per le operazioni di bonifica e di cui 10,7 milioni di euro assegnati con gara pubblica, avranno una durata di 3 anni circa, da luglio 2017 a giugno 2020.

Le operazioni di bonifica - rese necessarie a seguito del rilievo di sostanze contaminanti presenti nei terreni e nelle acque sotterranee dell'ex sito industriale in concentrazioni superiori ai limiti di legge - interesseranno un'area di 32.419 metri quadrati, dei quali 28.559 metri quadrati oggi di proprietà del Comune di Vicenza e 3.860 metri quadrati di proprietà della Zambon Group SpA.

Al termine dei lavori, che vedranno bonificata e messa in completa sicurezza l'area, verranno realizzati un parco pubblico di 16 mila metri quadrati a sud-ovest del sito, percorsi pedonali e ciclabili e un parcheggio pubblico di 3 mila metri quadrati circa a sud-est, e una zona residenziale di 7 mila metri quadrati circa, a nord dell'area.

Nei primi 3 mesi, da luglio a settembre 2017, oltre alla preparazione del cantiere, si provvederà alla demolizione di alcuni edifici presenti all'interno del sito e allo smaltimento in sicurezza di alcune parti degli edifici in demolizione contenenti amianto (eternit).

In seguito - come da progetto approvato da Comune di Vicenza, Arpav, Ulss 8 Berica e Provincia di Vicenza - si procederà con i lavori di bonifica dell'area secondo una tecnica innovativa mai utilizzata in Italia per superfici cosi estese, che prevede il riscaldamento del terreno e la drastica riduzione del movimento terra.

Durante tutta la durata dei lavori sarà operativo un sistema di monitoraggio - verificato da Arpav, Ulss 8 Berica, Provincia e Comune - per verificare il rispetto dei limiti di legge delle emissioni derivanti dalle attività del cantiere.

Saranno monitorati la qualità dell'aria, il rumore durante le operazioni di bonifica, le acque sotterranee e gli scarichi idrici.

L'attività di bonifica segue gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza attuati già a partire dal 2004 al fine di evitare che gli inquinanti uscissero dall'ex sito industriale, con la chiusura dei pozzi di approvvigionamento idrico, il confinamento fisico delle aree di sorgente nel settore sud-ovest e il barrieramento idraulico delle acque sotterranee. Tra il 2006 e il 2008 si è provveduto alla rimozione dei rifiuti presenti nel suolo insaturo, con l'eliminazione nei sottoservizi e vecchi serbatoi interrati.

Leggi tutti gli articoli su: Antonio Marco Dalla Pozza, Vittorio Picinelli

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network