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Al teatro Olimpico il debutto della Rete veneta di Confagricoltura

Di Emma Reda Sabato 8 Novembre 2014 alle 23:58 | 0 commenti

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A Vicenza 300 persone tra direttori, dirigenti e dipendenti hanno salutato il via al nuovo soggetto giuridico, che vedrà la condivisione di attività e competenze tra le sette associazioni regionali. Pubblichiamo di seguito la relativa nota ufficiale che parte da una frase di Luigi Mastrobuono, direttore generale della confederazione: "Tre anni fa espressi l'auspicio di fare di Confagricoltura l'organizzazione più innovativa in Italia. Oggi questo sogno si sta realizzando".

Così Luigi Mastrobuono, direttore generale della confederazione, ha salutato venerdì 7 novembre nella splendida cornice del teatro Olimpico di Vicenza il debutto della Rete per l'agricoltura veneta tra le sette associazioni provinciali, alla presenza di 300 persone tra direttori, dirigenti e dipendenti.

I 300 dipendenti veneti di Confagricoltura al teatro OlimpicoLa Rete è stata battezzata in luglio con un contratto che, di fatto, dà vita a un nuovo soggetto giuridico con la condivisione di attività e competenze, lo scambio di informazioni e prestazioni, la riorganizzazione delle risorse. Obiettivo: l'abbattimento dei costi e l'efficientamento dei servizi, che saranno in grado di accreditare Confagricoltura Veneto come soggetto di riferimento principale per lo sviluppo degli interessi e delle attività imprenditoriali agricole della regione.
Sul palco si sono succeduti il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono, il presidente regionale Lorenzo Nicoli e il presidente uscente Giangiacomo Bonaldi, con il quale un anno fa è stato avviato il processo di cambiamento. Quindi Luigi Bassani direttore veneto e di Verona, Massimo Cichellero di Vicenza, Massimo Chiarelli di Rovigo, Rita Tognon di Venezia, Renzo Cavestro di Padova, Renato Bastasin di Treviso e Diego Donazzolo presidente di Belluno.
Il direttore regionale Bassani ha spiegato che con la nuova rete le sette province inizieranno a lavorare tra loro, con lo scopo di costare meno producendo di più. Il cambiamento condurrà da una struttura gerarchica imperfetta e tecnocratica a una struttura in costante riorganizzazione con un modello reticolare, contraddistinto da un grappolo mutevole di attività comuni in un tessuto di vaste relazioni. Una rete olonica, improntata ai prncipi di doppia cittadinanza e sussidiarietà: "Tutti coopereranno allo stesso progetto seppur mantenendo la propria autonomia - ha chiarito Bassani -. L'accesso a conoscenza e competenze comuni consentirà di accrescere la competitività e limitare i rischi, stimolando la flessibilità e valorizzando intuizioni e persone".
Il programma 2015 prevede un giornale unico a livello regionale, stampato in 90 mia copie, che consentirà di ottenere un salto qualitativo con un risparmio di 70 mila euro, passando dai 110 mila euro di costo attuale per le sette edizioni ai 40 mila di quello attuale. Quindi si lavorerà sulla comunicazione interna, sul supporto ai gruppi di lavoro, sugli interventi motivazionali, sull'implemento alla circolazione della conoscenza.
Il presidente uscente Bonaldi si è detto emozionato nel vedere per la prima volta riunita tutta la grande squadra regionale di Confagricoltura: "Dalle parole siamo passati ai fatti. Oggi diamo il via a un modello innovativo a livello nazionale, che potrà far fronte alle nuove sfide di un sistema agricolo che sta cambiando rapidamente. E Confagricoltura vuole essere al passo per rispondere alle esigenze di tutti agricoltori".
Il presidente regionale Nicoli ha espresso un augurio a tutti i dipendenti: "Oggi parte un lavoro di squadra che chiediamo di fare a tutti voi. Siete tutti pedine indispensabili di un processo di cambiamento e noi contiamo su di voi, con l'orgoglio di appartenere a una grande organizzazione imprenditoriale come Confagricoltura".
Massimo Cichellero, direttore di Vicenza, si è detto "orgoglioso dell'ospitalità data al primo meeting regionale dell'associazione, in una cornice unica come quella del teatro Olimpico. Da qui parte una nuova, entusiasmante sfida per gli agricoltori della nostra regione".
(nella foto i direttori provinciali sul palco e i 300 dipendenti veneti nel teatro)

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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