Al Teatro Olimpico di Vicenza per "Incontro Sulla Tastiera" il grande ritorno di Alexander Romanosky

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 18 Maggio 2014 alle 14:15 | 0 commenti

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Incontro sulla Tastiera - Incontro sulla Tastiera giunge il prossimo mercoledì 21 maggio all’appuntamento conclusivo di una Stagione intensa che ha visto un bell’alternarsi di iniziative e artisti di grande spessore. Protagonista d’eccezione Alexander Romanosky con cui si chiude, per così dire, il cerchio in modo perfetto, nella stessa nobile cornice palladiana del Teatro Olimpico dove l’Associazione vicentina ha inaugurato il ciclo di concerti lo scorso ottobre con Igor Roma.

Due pianisti internazionali, due grandi virtuosi, due artisti conosciuti giovanissimi e divenuti nel tempo cari amici di Incontro sulla Tastiera. Certamente una grande soddisfazione per Incontro sulla Tastiera, poter riproporre un artista dell’altezza di Romanosky, quello stesso “pianista-bambino” che il grande maestro Giulini ebbe modo di apprezzare all’Olimpico ad un concerto della stessa associazione più di 15 anni fa, preconizzandone un brillante futuro. E a buona ragione, vista la vittoria, tre anni dopo a soli 17 anni, al Concorso pianistico F. Busoni che lo ha definitvamente lanciato sulle scene internazionali.

Il programma proposto per la serata si focalizza su due autori, Rachmaninov e Tchaikovsky. Del primo verranno eseguite le due Sonate per pianoforte solo, che ben rappresentano lo spirito dell’artista russo, forse una delle ultime incarnazioni della figura di concertista-compositore dell'epoca tardo-romantica, secondo la grande tradizione di Liszt e di Busoni. Rachmaninov fu un superbo virtuoso della tastiera e riversò innanzitutto nelle composizioni per pianoforte il suo mondo espressivo e il suo temperamento introverso e scontroso, incurante e quasi sprezzante verso ogni novità che fermentava nella vita musicale, nel primo trentennio del Novecento. Per la Sonata n.1 vorremmo citare le stesse parole dell’autore: «Questo lavoro è naturalmente selvaggio e come infinito. L'idea base è costituita da due caratteri contrapposti che si richiamano ad un soggetto letterario, il Faust. Naturalmente non ho scritto una musica a programma nel vero senso della parola anche se si comprenderà meglio il senso della Sonata se si terrà presente tale soggetto. Nessuno si azzarderà mai ad eseguire tale lavoro perché è troppo difficile, lungo e discontinuo sul piano musicale. Sono stato tentato di trarne una sinfonia ma questo proposito si è rivelato impossibile poiché il motivo è tipicamente pianistico». La grande Sonata n. 2, poi, è opera di grande complessità musicale, scritta dal compositore nel 1913 e rielaborata, con alcuni tagli, nel 1931, per renderla più adatta all'esecuzione di fronte al pubblico. Questa pagina, così grandiosa e tecnicamente impervia, ebbe come celebre interprete Vladimir Horowitz, che ne ideò una terza versione, la cui esecuzione fu ritenuta da tutti esemplare. Lo stesso Rachmaninov ebbe a dire: «Egli suona la mia seconda sonata meglio del suo compositore».

Di Tchaikosky, autore moderno e senza tempo, saranno eseguiti Giugno, Luglio e Agosto, da “Le Stagioni”, op. 37, e “Dumka”, op. 59. I primi, riportanti i sottotitoli rispettivamente di “Barcarola”, “La canzone dei falciatori” e “Il raccolto”, sono tratti da quelli che furono nominati “12 pezzi ispirati a tenerissima e sognante malinconia”. Il secondo, Dumka, riporta invece il sottotiolo “scena rustica russa in do minore per pianoforte” e presenta cartteristiche tipiche della tradizione musicale popolare russa. Letteralmente dumka significa “pensiero”, e si riferisce a ballate epiche slave, essenzialmente melanconiche. Vi si trova tutto quello che un coreografo potrebbe desiderare: nostalgia, gioia, danza sfrenata, celebrazione dei piaceri della vita, mescolati ad un tono di indescrivibile tristezza. Tchaikosky diceva “Amo la campagna russa, più di ogni altra e per me il paesaggio russo in inverno ha un fascino incoparabile”. Un programma, quindi, tutto da gustare e riscoprire dalle abili mani dell’affascinante artista ucraino. Il concerto gode del patrocinio della Fondazione Giuseppe Roi. Inizio ore 21.00.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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