Manuela Dal Lago: il governo ascolti di più i parlamentari e di meno i burocrati per le Pmi
Giovedi 13 Ottobre 2011 alle 20:54 | 0 commenti
On. Manuela Dal lago, Lega Nord - "C'è bisogno di aiutare le nostre imprese a operare e lavorare, ma soprattutto, fin dal prossimo decreto sviluppo, cercare di capire che le piccole imprese sono completamente diverse dalle grandi imprese. In questo Paese dobbiamo smetterla di fare regole uguali per tutti nel momento in cui le situazioni, anche territoriali, sono diverse". Lo ha detto Manuela Dal Lago, deputata della Lega Nord e presidente della Commissione Attività Produttive dopo le comunicazioni di Berlusconi a Montecitorio.
"Dobbiamo capire - continua Dal Lago - che nel nostro Paese ciò che può valere per FIAT non può certamente valere per chi finora ha supportato l'economia di questo Paese, come i piccoli artigiani con i loro cinque o dieci dipendenti. Chiediamo quindi con forza al Governo di prevedere differenziazioni tra ciò che riguarda la piccola e ciò che riguarda la grande impresa."
"Noi parliamo con le imprese - afferma la leghista - e non è vero che ci chiedono sempre soldi, ma chiedono di poter vivere e di poter lavorare. E ciò significa grande deregulation, un freno alla burocrazia e lasciare libertà alle nostre imprese, permettendo loro di potere utilizzare l'autocertificazione. Occorre anche - continua - che ci siano pagamenti in tempi certi e, quindi, applicare quanto prima la direttiva europea sui ritardi di pagamento e non permettere che vi siano, come accade, che imprese pubbliche paghino le piccole imprese anche con due anni di ritardo dal momento in cui hanno consegnato i lavori".
E un appello, in quanto presidente della Commissione Attività produttive, Dal Lago lo riserva ai ministri Romani, Brambilla e Prestigiacomo: "molto spesso - conclude - presentano disegni di legge che sono avulsi ed al di fuori dai veri interessi del territorio. Forse perché molto spesso ascoltano troppo i loro funzionari e poco i parlamentari, che il territorio lo conoscono, che il territorio lo vivono e che del territorio sentono le problematiche. In particolare chiedo al Ministro dell'Ambiente, riguardo al Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), che non si può pensare di applicare regole nuove a tutti. Applichiamo le regole nuove alle grandi imprese, che possono farvi fronte, togliamole alle piccole alle quali invece si creano incombenze ulteriori e difficoltà maggiori".
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