Al dipartimento di Salute Mentale di Vicenza "Piaceri sotterranei" laboratorio sensoriale
Martedi 24 Settembre 2013 alle 14:20 | 0 commenti
Theama Teatro - Un percorso di ricerca sulla potenza evocativa dei sensi e sull'utilizzo di un linguaggio costituito da segni e stimoli non verbali nella performance teatrale. Un labirinto teatrale dove lo spettatore può ricevere stimoli sensoriali in un viaggio non solo fisico, ma anche interiore.
Parte da qui la restituzione del laboratorio sensoriale “Piaceri sotterraneiâ€, che verrà presentata al pubblico dal 27 al 30 settembre e dal 3 al 6 ottobre in alcuni locali del Dipartimento di salute mentale di corso san Felice e Fortunato 229 dalle 20.30 alle 23.
La durata del percorso è di circa 50 minuti ed è previsto l’ingresso per uno spettatore ogni cinque minuti per un massimo di 30 persone a serata. Il costo del biglietto è di 10 euro con prenotazione obbligatoria.
Condotto da Max Taurino e Chiara Trentin e realizzato da Archibugio a Salve e Theama Teatro in collaborazione con il Comune di Vicenza, la Fondazione Teatro Comunale e l’Ulss 6, il laboratorio sensoriale “Piaceri sotterranei†ha esplorato con i partecipanti la memoria non verbale del corpo umano. Nella restituzione-spettacolo del laboratorio, attraverso un percorso mirato a risvegliare la potenza evocativa dei sensi, Taurino e Trentin si rivolgono ai piaceri “sotterranei†di ogni individuo. Sotterranei non perché ambigui o vietati, ma perché strettamente individuali, variabili a seconda dell’immaginario personale che ognuno si è costruito attraverso desideri, esperienze, sogni e ricordi.
L’itinerario tra i sensi proposto al pubblico è un viaggio individuale ma non solitario: colui che intraprende questo cammino percorrerà uno spazio labirintico in cui compirà vari incontri con personaggi e situazioni il cui tema è il piacere, senza escludere la componente intellettuale che è sempre presente in ogni forma di godimento.
Elemento fondamentale, in un labirinto sensoriale, è la creazione di ambienti-installazioni all’interno dei quali il “viaggiatore†possa trovare diverse stimolazioni sensoriali; ambienti che siano familiari e allo stesso tempo stranianti e che suscitino in lui un’emozione. Il racconto, in questo caso, avviene sporadicamente attraverso la parola, poiché la poetica dei sensi poggia sostanzialmente sull’analogia tra sensazione ed emozione. Il nostro corpo ha una memoria che non attende altro se non di essere sollecitata e, in una cultura dove prevalgono la comunicazione verbale e quella visiva, sovente si sottovaluta la potenza evocativa (e quindi poetica) di un sapore o di un odore.
Per info e prenotazioni: 0444/322525 – [email protected] dalle 10 alle 18.
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