Al Chiericati arriva il "Ricordare" di Floreani. Monito alla memoria del primo grande conflitto
Venerdi 2 Ottobre 2015 alle 16:31 | 0 commenti
Questa mattina alle 12 a Palazzo Chiericati, precisamente nello spazio Underground, si è svolta la presentazione della mostra “Ricordare†dell’artista Roberto Floreani. Questo progetto multidisciplinare, oltre alla citata mostra, racchiude la pubblicazione di un saggio storico “I Futuristi e la Grande Guerrra†(finalista al Premio Acqui Storia) e la serata teatrale prevista per l’11 dicembre al Comunale di Vicenza “Zang Tumb Tumbâ€.Â
Un progetto dedicato dunque alla memoria del primo conflitto mondiale, questa esposizione ha nel suo fulcro l’inedita scelta di Floreani di adoperare la carta in maniera del tutto particolare. Una carta fatta a mano con inserti (ad immersione) di garza cannettata trasformata in una sorta di tessuto multistrato a forte impatto emozionale. “Ho voluto progettare la prima sezione della mostra – racconta l’artista –  in site specific ossia in base agli spazi espositivi. La componente materica, riferita alla stratificazione della carta, vuole far riferimento alla fluidità priva di riferimenti iconografici che stimola nell’osservatore esclusivamente domande su se stessi e sul mondo circostanteâ€. L’indagine sulla memoria si materializza attraverso queste tematiche astratte delle sue opere alle quali vengono suggestivamente applicati reperti scovati nei luoghi simbolo del conflitto come l’altopiano di Asiago. Ecco allora apparire in opere come “Fase lunare a quota 970â€, “Dosso Casina†(dove si trova la chiesetta dei futuristi Marinetti, Sant’Elia, Boccioni e Sironi) , “Ritorno a casa†e “Borgo Floreani†tutto quel vissuto differente e particolare; i momenti legati al fronte, quelli della speranza fino a quelli dell’attesa immobile e cristallizzata dal gelo. “Un vero e proprio recupero memoriale che si rifà al rapporto con i miei familiari che avevano vissuto la guerra in prima personaâ€. Gli avi di Floreani, appunto, che alleggerivano il trauma bellico con i silenzi rapportandosi alla natura, rappresentano il significato intrinseco delle quindici carte tessuto.  Il nuovo progetto comprende inoltre due inedite installazioni di cinque opere ciascuna che rimandano a Kandinskij: le Ricognizioni del Cuore, individuate utilizzando le tonalità dell’arancio e quelle dello Spirito grazie al’uso del blu klein. Appuntamento al Chiericati Underground da domenica 4 ottobre al 25 novembre con “Ricordare†per continuare nel percorso non di celebrazione, ma di far memoria di ciò che ha significato cento anni or sono la più grande tragedia bellica documentata.
Comune di Vicenza - "Ricordare" è il nuovo progetto espositivo che l’artista Roberto Floreani (Venezia, 1956) ha realizzato appositamente per i suggestivi spazi sotterranei degli Interrati palladiani di Palazzo Chiericati di Vicenza (Chiericati Underground), sostenuto dall’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Associazione La Centrale di Padova. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.
La mostra rimarrà aperta dal 4 ottobre al 25 novembre, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17. Inaugurazione sabato 3 ottobre alle 18.
Alla vernice erano presenti oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e l'artista Roberto Floreani.
"Floreani ritorna ad esporre a Vicenza dopo 16 anni e lo fa al Chiericati Underground, luogo che conferma la vocazione al contemporaneo, con la mostra "Ricordare" nata da un'idea che si è sviluppata a seguito della mia visita all'esposizione dell'artista ospitata alla Gran Guardia di Verona - ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Lì ho avuto modo di venire a contatto con il piccolo nucleo di carte dell'artista che costituivano un elemento eccentrico all'interno dell'intera collezione. In quell'occasione è nata la decisione di valorizzare questo nuovo linguaggio espressivo connesso al tema storico. "Ricordare" non è solo il nome della mostra, ma anche dell'intero progetto che comprende la pubblicazione del libro "I Futuristi e la Grande Guerra" presentato nel maggio scorso e la serata futurista del prossimo 11 dicembre".
Quello dell’artista è un ritorno, dopo la personale tenuta nel 1999 in Basilica Palladiana; da allora ha realizzato altri 14 progetti museali in Italia e all’Estero, (ultimo dei quali quello nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia a Verona nel 2014), oltre ad aver rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia (2009) nell’omonimo Padiglione: tutte iniziative che consentono di annoverarlo oggi tra i più convincenti artisti della sua generazione.
Il fulcro del nuovo progetto espositivo è stato realizzato da Floreani, per la prima volta in oltre 35 anni di attività , interamente su carta. Si tratta di una carta fatta a mano del tutto particolare, con inserti (ad immersione) di garza cannettata, che la trasformano in una sorta di carta-tessuto multistrato, di forte impatto emozionale. La stratificazione usuale dei materiali riporta ad uno dei motivi centrali del lavoro di Floreani, legato alla componente memoriale che, in questo progetto, viene declinata sia sul versante individuale che su quello storico. In alcune di queste opere su carta sono infatti inseriti alcuni reperti che rimandano all’esperienza bellica della Grande Guerra (il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra). La superficie della carta diviene quindi il luogo del racconto, a volte lirico a volte drammatico, ove, oltre agli interventi usuali dell’artista risolti con tematiche astratte, sono presenti (in alcuni lavori), suggestive applicazioni ricavate dai reperti recuperati dallo stesso autore, presente sull’Altopiano di Asiago fin dall’infanzia: ampiezze con cui divide un rapporto di autentica elezione.
La parte rimanente del progetto, articolato in 10 sale, si sviluppa con la realizzazione di due nuovi “nuclei†di cinque opere pittoriche ciascuno che interagiscono tra loro, (Ricognizioni del cuore e dello spirito) assumendo sia una valenza installativa, sia mantenendo la loro individualità . Opere caratterizzate dalla consueta declinazione dei Concentrici, autentica cifra espressiva dell’artista, abbinata a risoluzioni cromatiche di Blu Klein e di arancio, appartenenti alla sua ricerca più recente
L’esposizione si conclude con un’attenta selezione di opere site-specific provenienti dai principali progetti espositivi, tutti museali, realizzati dall’autore negli ultimi anni: dalla Biennale di Venezia del 2009, al Museo MaGa di Gallarate (2011), al Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova (2012), fino al Palazzo della Gran Guardia di Verona (2014), oltre all’ubicazione di alcune sculture recenti.
La mostra personale a Palazzo Chiericati è uno dei tre tasselli che compongono il progetto "Ricordare" di Roberto Floreani, oltre al suo saggio “I Futuristi e la Grande Guerra†(finalista al Premio Acqui Storia) e alla Serata teatrale “Zang Tumb Tumb†(Teatro Comunale di Vicenza, 11 dicembre 2015).
Accompagna la mostra un catalogo bilingue pubblicato da Vanilla Edizioni con testo di Angelo Crespi.
La mostra è aperta dal 4 ottobre al 25 novembre 2015, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto di Palazzo Chiericati o nel biglietto unico del circuito museale.
Per informazioni: Musei Civici – Palazzo Chiericati www.museicivicivicenza.it – Tel. 0444 222811; email [email protected]
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