Aim fuori dall'in house, Cobas dice no: decisione contraria al referendum
Mercoledi 20 Marzo 2013 alle 15:17 | 0 commenti
Adl Cobas Vicenza - Sembra passato un secolo da quelle straordinarie giornate in cui 27 milioni di italiani, oltre 48.000 nel solo comune capoluogo, ovvero il 58% degli aventi diritto, decretavano la loro volontà di abrogare quelle normative, pensate apposta per soddisfare il Dio Mercato, che costringevano a svendere i servizi pubblici essenziali.
Due erano i quesiti, a cui gli italiani diedero una risposta inequivocabile. Â Per quanto riguarda l'acqua, i trasporti, i rifiuti ed altri servizi, il loro controllo e la loro gestione devono essere pubbliche.
Abbiamo visto come, in questi due anni, i risultati referendari e quindi la volontà dei cittadini sono stati disattesi. Leggiamo ora che l'amministrazione uscente di Vicenza ha deciso di abbandonare la gestione in house di AIM per, come dice il sindaco Variati, "spingerla a navigare nel mercato".
Riteniamo questa una scelta profondamente errata, che contraddice la volontà dei cittadini e che non assicura, come ormai ampiamente dimostrato da anni di esperienze di privatizzazioni selvagge, benefici se non ai soggetti privati che, anziché pensare al bene comune si interessano esclusivamente al proprio tornaconto, al profitto.Â
Come ADL Cobas siamo fortemente contrari a questa scelta, e la contrasteremo pubblicamente.
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