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AIM e i black out elettrici in città a Vicenza

Di Citizen Writers Giovedi 16 Luglio 2015 alle 14:51 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo, ex sindacalista Cgil lavoratori energia
Ci si dica: “quando, quando, quando” verranno ringiovaniti e potenziati gli impianti e le reti per la distribuzione dell’energia elettrica in Città, e realizzata l’automazione completa di tutte le cabine per la distribuzione mt/bt, considerato che di recente anche 4 mila case si sono trovate al buio per un cavo guasto posato decenni addietro? e successivamente un terzo blackout… e che con l´estate bollente, energia elettrica in crisi tra industrie, case, negozi.

Non ci si venga a raccontare che a AIM mancano i skei, considerato che il risultato di bilancio ante imposte del Gruppo per l’anno 2014 ammonta a 11,5 milioni. “Tra l’altro, facendo più investimenti si pagano molte meno tasse a Roma”

Senza scomodare in profondità la memoria, anche nel luglio di dieci anni addietro (2005) i sindacati ad AIM chiedevano «Un vertice sui blackout» ma: chissà “quando, quando, quando!” Per fortuna ci sono ancora i vigili del fuoco, carabinieri e poliziotti anche per far uscire le persone bloccate negli ascensori.

Paradosso è, che solo dopo pochi giorni dagli ultimi blakout, all’amministratore unico del gruppo AIM veniva affidato un doppio incarico e un premio da 45 mila euro anche perché nel 2014 AIM macina utili. “Fortunato l’amministratore unico del Gruppo che già l’anno prima aveva avuto a tale titolo, altri 50mila euro!” (mi si consenta: ma che rischio vi sarebbe se l’a.u. del gruppo fosse ingegnere elettrotecnico con comprovata esperienza sul campo della distribuzione dell’energia e di altri servizi?).

Sono anni che AIM, società di servizi tecnici, per i  suoi vertici castiga l’ingegneria a favore della finanza. Ecco uno dei perché le scelte di bilancio sottovalutano anche i rischi dei fuori servizio elettrici e non riducono i tempi del ripristino dell’erogazione dell’energia.

Ma esiste in AIM un sistema per la analisi e le cause dei fuori servizio, in modo da orientare gli investimenti necessari, tra i quali il sollecito rinnovamento delle reti magliate  di media tensione e l’ammodernamento delle cabine di distribuzione mt/bt compresa la loro completa automazione in modo da contenere anche i tempi di fuori servizio?

Ma il Consiglio comunale di Vicenza perché non pone il problema della “gestione tecnica” del gruppo AIM in modo da imporre scelte per la qualità e sicurezza dei servizi tecnici erogati?  Sullo stato dell’illuminazione pubblica per ora mi astengo, ma almeno lo facciano mettere tutto in sicurezza rimuovendo quei collegamenti di emergenza tra palo e palo (sistema ricorrente nei presepi; ma nei presepi si lavora con molto meno dei 40 volt, e con  tensione continua).

Il 23 luglio prossimo tutti i Sindacati provinciali confederali e di categoria operanti in AIM mi si dice che avranno il richiesto incontro con l’Amministratore Colla sui risultati di bilancio per l’anno 2014 andando oltre alle generiche informazioni.

Cosa chiederanno di conoscere, per esempio, quali progetti a breve per il superamento dei problemi che generano blakout?

Cosa chiederanno di conoscere, sul piano degli investimenti e degli appalti per migliorare la qualità, sicurezza e la continuità dei servizi?

Cosa chiederanno per incidere sulle stesse scelte di investimento al fine di superare le tante opacità nei Piani industriali?

Cosa proporranno invece, rispetto alle probabili “solite liturgie” della Controparte, per contenere costi comprimibili quali quelli ottenibili tramite la unificazione dei cicli produttivi previe cessioni di rami d’azienda da Valore Città Amcps alla Servizi a Rete sempre di AIM?

Quali modifiche organizzative e di regimi di orari di lavoro nelle varie filiere produttive per aumentare la produttività concreta e misurabile in modo da migliorare anche l’apporto collettivo dei lavoratori?

E per quanto riguarda la “prossima” la direzione generale di questo Gruppo per la distribuzione di servizi tecnici, si ritorni una persona con collaudata esperienza tecnica, ossia: “l’ingegnere” e per tutti: tanti auguri alla Vicenza delle candele! 

Leggi tutti gli articoli su: Aim, Giuliano Raimondo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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