Ai bugiardi sul convegno BPVi si aggiunge il direttore di Tva che minaccia di cacciarci e regge la bufala di Variati sul (non) invito a tutti
Sabato 26 Novembre 2016 alle 11:02 | 1 commenti
Esposto inviato all'Ordine dei giornalisti del Veneto per quanto successo oggi durante il convegno sulla BPVi con Domenico Basso, direttore di Tva e moderatore dell'evento.
Dopo l'ennesimo tentativo di pilotare il consenso e il dissenso dei cittadini vicentini, questa volta i ben pochi che hanno aderito al convegno beffa organizzato da Comune, provincia e CCIIA di Vicenza, siamo a segnalare l'episodio odierno del direttore responsabile di Tva che, di fronte a interventi e civili rumoreggiamenti sulle frasi pronunciati, provava a zittire i presenti per cui, a tutela dei cittadini, intervenivo per ricordagli che è stato vergognoso il silenzio per anni del mezzo ora da lui diretto e del quotidiano locale e alla sua contestazione beffarda replicavo che doveva vergognarsi precisando che diceva farlo col mezzo che in passato altri dirigevano e che oggi non deve continuare a fare altrettanto.
In attesa di produrre quanto sarà richiesto ho preso appuntamento col vice questore Di Vincenzo quando dopo poche parole da me pronunciate mi ha minacciato, non so a quale titolo, di mettermi fuori dalla sala.
Siccome mi sono ovviamente qualificato con nome, cognome e professione il direttore di Tva mi ha guardato torvo e ha detto: "da tempo stiamo parlando di lei...".
Se non bastasse il direttore ha confermato la bugia detta più volte che fossero state invitate tutte le associazioni cosa non vera e noi abbiamo pubblicato l'invito ufficiale in cui c'era una sola associazione per giunta con, tra i relatori, il suo presidente che ieri in un'intervista li ha chiamati "clienti" del suo studio...
Egregio presidente, evidentemente ci aspettiamo rappresaglie di ogni tipo, come già avvenuto, ma il nostro scudo lo affideremo al coraggio e all'onestà intellettuale.
Cordiali saluti
Giovanni CovielloÂ
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.