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Agromafie 2015: anche il formaggio Asiago tra i prodotti più imitati

Di Edoardo Andrein Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 17:01 | 0 commenti

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La presentazione del Rapporto Agromafie 2015 ha svelato gli inganni al consumatore che riguardano prodotti come la Daniele, mortadella prodotta negli Usa, il kit per preparare il Parmigiano, il Chianti bianco svedese o il vino in polvere per ottenere in poche settimane il Barolo confezionato in Canada. Tutti reperibili anche su internet. Anche il formaggio è tra gli alimenti più “cliccati”, tra cui diversi formaggi tipici italiani recuperabili in tempi brevi, dai 30 minuti ai due mesi.

Il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, lancia una pesante denuncia:

“Il terzo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes ed Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare mette in luce ancora una volta quanto siano imitati i nostri prodotti. E questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento sono anche dei prodotti vicentini, tra cui il formaggio Asiago, che tutto il mondo ci invidia e ci viene copiato grossolanamente nei Paesi dell’Est Europa e non solo, propinandolo ai consumatori e spacciandolo per eccellenza italiana.

Nel 2014 l’incremento dell’e-commerce nel nostro Paese è stato del 17% rispetto all’anno precedente un volume economico pari a 13,2 miliardi di euro, con il settore agroalimentare che si colloca, forse a sorpresa, al secondo posto, tra quelli che pesano maggiormente sulle vendite online, con una quota del 12%.

I danni al Vicentino per la frode dell’Asiago sono consistenti anche se appare difficile stimare la perdita a carico delle nostre aziende locali, che osservano norme igienico-sanitarie rigide e fanno di tutto per offrire al consumatore un prodotto straordinario.  Ed a fronte di queste attenzioni ci troviamo a fare i conti con kit che presentano etichette che richiamano il tricolore ed utilizzano la denominazione “Italian Cheese” pur non avendo nulla a che fare con l’Italia. Dobbiamo fare squadra tra produttori e le istituzioni tutte devono sostenerci in questa battaglia”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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