Agricoltura: ok consolidamento passività onerose
Martedi 6 Luglio 2010 alle 17:46 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - La Giunta veneta avvia il completamento delle misure anticrisi a favore del settore primario, previste dalla specifica Legge regionale dell'agosto scorso. Su iniziativa dell'assessore Franco Manzato, è stato infatti attivato il cosiddetto consolidamento delle passività onerose per le imprese agricole, cioè per la trasformazione dei debiti a breve termine in debiti a più lungo termine, "più leggeri" da sostenere per le imprese interessate. L'operazione viene realizzata con la costituzione di una specifica sezione nell'ambito della finanziaria regionale Veneto Sviluppo.
Per queste finalità è stato indicato un intervento finanziario di un milione e mezzo di euro, capace di operare su passività per 50 milioni di euro. "Contestualmente - ha fatto presente Manzato - abbiamo approvato anche il regolamento operativo del Fondo, con le procedure, i termini, le condizioni e i livelli di aiuto previsti per gli interventi agevolativi in questione. Completeremo il quadro degli interventi di sostegno a breve, con le disposizioni a favore dei Confidi".
"Il Veneto - ha ricordato ancora l'assessore - sin dai primi segnali della crisi finanziaria che ancora fa sentire i suoi effetti si era attivato per accompagnare con interventi straordinari le proprie imprese agricole nel loro sforzo di superamento della fase recessiva. Erano state previste iniziative per l'alleggerimento del carico burocratico; interventi per il credito agevolato di conduzione, che ha consentito alle aziende di avere accesso a circa 100 milioni di euro; un meccanismo volto a facilitare l'accesso al credito nel settore agricolo con un rapporto più efficace con il sistema bancario. Era stato infine previsto appunto il consolidamento delle passività onerose, ora attivato". Il meccanismo si rivolge soprattutto a quegli organismi che introitano i guadagni in tempi molto lunghi, per effetto di lavorazioni che spostano temporalmente in avanti il momento della vendita rispetto alla produzione stessa (per esempio i formaggi stagionati ma non solo). Questo comporta tra l'altro forti immobilizzazioni finanziarie, che riducono la liquidità con difficoltà a far fronte ai pagamenti delle rate di prestiti e mutui accessi per effettuare investimenti aziendali produttivi".
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