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Aggressione in Curva Sud, denunciati in 4, la questura: "si sono presentati spontaneamente"
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 11:26 | 0 commenti
A tre settimane di distanza, sono 4 le persone denunciate per l'aggressione di Thomas Mulugheta, il ragazzo pestato durante la festa della Curva Sud allo stadio Menti perché di colore. In un comunicato stampa la questura spiega: "proprio mentre il quadro indiziario stava prendendo corpo in modo chiaro ed univoco, 4 noti frequentatori della Curva Sud del Vicenza Calcio si sono spontaneamente presentati in Questura, accompagnati dal proprio avvocato, assumendosi le proprie responsabilità per l'accaduto. Gli stessi, pur riconoscendo le proprie colpe, hanno escluso di aver agito sulla base di un movente razziale."
Una spiegazione che però, specie per quanto riguarda la matrice "politica" del gesto, contraddice il racconto di molti testimoni e della stessa vittima dell'aggressione.  Â
All'indomani dell'accaduto, la Curva pur prendendo le distanze dal gesto violento, non aveva voluto denunciare gli autori materiali del pestaggio. Facile immaginare, però, che all'interno del variopinto mondo del tifo organizzato le pressioni perché gli autori materiali dell'aggressione si facessero avanti in modo autonomo siano state molte.
La Digos sta esaminando i video delle telecamere di sorveglianza della zona, per rendere più chiaro il quadro in cui il pestaggio è avvenuto ed ascoltato diverse testimonianze. Secondo alcune di queste, come da noi riportato all'indomani del fatto, oltre ai 4 denunciati circa una trentina di persone hanno partecipato all'aggressione, non in forma violenta ma incitando alla violenza. Solo in un secondo momento alcuni amici della vittima sarebbero intervenuti in sua difesa. Mulugheta ha riportato lesioni guaribili in 5 giorni. La versione dei 4 denunciati è diversa: "hanno dichiarato di aver interloquito con la persona offesa e con i suoi compagni ritenendoli (erroneamente) responsabili dell'accensione di alcuni petardi che avevano procurato eccessivo rumore all'interno dello stadio, invitandoli, quindi, ad uscire. - spiega il comunicato della questura- Gli stessi hanno altresì ammesso di aver colpito il giovane ragazzo di colore con schiaffi, qualche pugno e calci, escludendo, però, che le loro intenzioni fossero dettate da un movente di discriminazione razziale. Più in generale, hanno voluto precisare che, a loro avviso, all'interno della tifoseria organizzata del Vicenza Calcio, non è presente alcuna forma di razzismo."
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