Quotidiano |

Addio a Giorgio Albertazzi, Ciambetti: scende il sipario su raffinato aristocratico dannunzianamente anarchico

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 28 Maggio 2016 alle 18:48 | 0 commenti

ArticleImage

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ricorda la figura del grande attore toscano scomparso all’età di 92 anni

In una Italia dove in troppi sono sempre ben disposti a dare una mano al vincitore, la parabola umana di Giorgio Albertazzi si stacca di netto e non penso solo alla sua adesione alla Repubblica di Salò che per altro gli costò un paio di anni di galera: in un Paese in cui ben 235 parlamentari hanno cambiato partito negli ultimi due anni per passare nelle fila del governo in buona parte, in un paese dove ladri e farabutti patentati fanno pochi giorni di prigione, anche solo quella parentesi nella vita di Albertazzi, che mai rinnegò la sua scelta giovanile ma cercò casomai di spiegarcela,  deve farci riflettere.

Attore legatissimo al teatro Veneto, all’Olimpico di Vicenza dove fu protagonista sin da giovane con Salvo Randone fino alle ultime esperienze con il Teatro Stabile  del Veneto, per non parlare dell’omaggio che volle dedicare a Carlo Goldoni tra l’altro curando la regia ne Les Memoires nell’anno del bicentenario goldoniano. Non penso  sia stato un uomo e un artista facilmente etichettabile e anche dargli del raffinato aristocratico dannunzianamente anarchico, geniale architetto della parola in scena,  significa cogliere forse solo alcuni aspetti del suo carattere. Certo è una stagione triste per il grande teatro d’attore – ha concluso Ciambetti - dove conta l’arte, il  physique de l’emploi e tanta, tanta,  cultura vera: dopo Paolo Poli e Lino Toffolo scende il sipario per un altro maestro e questa volta niente applausi, ma un lungo silenzio nel teatro della memoria in cui far riecheggiare le loro voci.

Leggi tutti gli articoli su: Roberto Ciambetti, Giorgio Albertazzi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network