Acque Vicentine:Servizio Idrico e bilancio 2009
Martedi 10 Agosto 2010 alle 14:54 | 0 commenti
Grande soddisfazione per il servizio ricevuto e fiducia nella società , legata al territorio. Sono questi i risultati presentati questa mattina da Acque Vicentine in merito al sondaggio effettuato su un campione di 1004 utenti (per un bacino di 285.000 unità ) e che spaziava su diversi temi, tra cui quelli appena citati.
Ad illustrare i dati il Presidente Angelo Guzzo ed il Presidente dell'Assemblea di Coordinamento di Acque Vicentine, Diego Marchioro (nonché sindaco di Torri di Quartesolo).
Il sondaggio
"L'indagine ha coinvolto ben 1004 utenti - afferma Angelo Guzzo - , pertanto possiamo parlare di numeri importanti ed i risultati ottenuti sono molto significativi. Da quanto emerso, la cosa che balza subito all'occhio è la soddisfazione per il servizio prestato da Acque Vicentine negli ultimi due anni: ben il 98.5% degli intervistati dichiara di essere soddisfatto o molto soddisfatto".
Scorrendo, poi, gli altri dati Guzzo prosegue: "Siamo rimasti favorevolmente colpiti nel rilevare l'estrema sensibilità dei vicentini rispetto all'acqua e la grande importanza attribuita al fatto che sia una società del territorio a gestire il servizio. Vicenza ha uno dei patrimoni d'acqua più importanti d'Europa e la qualità è notevole, con bassissime percentuali di cloro contenute al suo interno. I 31 Comuni della Provincia, per i quali gestiamo il servizio idrico possono essere orgogliosi degli investimenti fatti in questo senso".
A queste parole si aggancia Diego Marchioro: "Come rappresentante dei sindaci posso confermare la nostra grande soddisfazione nel leggere questi dati. Oltre al gradimento del servizio offerto, un altro parametro significativo è che ben il 32% degli utenti si dichiara disponibile ad un'eventuale entrata in società come azionista (per un minimo di 1000 €, ndr). Questo dimostra come ci sia grande fiducia verso Acque Vicentine".
Privatizzazione: la preoccupazione dei cittadini
I dati raccolti rivelano che la maggioranza degli utenti (64%) dimostra preoccupazione per l'avvento di una gestione privatistica della risorsa acqua, mentre il 92% sostiene sia molto importante contare sulla presenza di un'azienda del territorio nella gestione del Servizio Idrico Integrato.
Una spiegazione a tale preoccupazione la da il Presidente Guzzo: " L'acqua è vista come un bene pubblico, che deve prescindere dall'aspetto economico, quindi è normale che desti qualche malumore il fatto che con un bene così prezioso si possano arricchire in pochi".
Il panorama legislativo
Allo stato attuale delle cose, il Servizio Idrico Integrato è regolato dall'articolo 23 bis della Legge 133/08 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione la competitività , la stabilizzazione della finanza pubblica e la perquisizione tributaria) e perfezionata dalla bozza di regolamento licenziata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 luglio 2010.
La norma fa decadere il 31 dicembre 2011 l'affidamento del Servizio Idrico Integrato a società completamente pubbliche, a meno che entro la fine del prossimo anno il 40% delle quote non sia ceduto ad un soggetto privato (a patto che sia un soggetto operativo, ossia un soggetto che svolga delle attività all'interno della società , ndr).
Si tratta di un provvedimento che modifica in modo radicale il panorama legislativo esistente ed ostacola fortemente la pianificazione e la realizzazione degli investimenti per migliorare i servizi sul territorio.
A questa norma si è aggiunto, poi, il provvedimento (L. 42/10) che prevede lo scioglimento al 31 dicembre 2010 degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), gli enti che oggi hanno il compito di scegliere e controllare il gestore, pianificare il servizio e definire le tariffe, rendendo ulteriormente complesso lo scenario in questo ambito.
"Il vincolo del 40 % è un parametro fortemente restrittivo - dichiara Angelo Guzzo - e sono sicuro che senza di questo molte aziende territoriali si avvicinerebbero più tranquillamente ad Acque Vicentine. Purtroppo non c'è nemmeno la possibilità di arrivare ad un socio finanziario, soluzione ideale per un'azienda come la nostra che vede la maggior parte dei propri investimenti nel medio e lungo temine".
Altri vincoli posti dal decreto prevedono il rispetto di un determinato prezzo dell'acqua, investimenti mirati e trasparenti, il rispetto del patto di stabilità e alcuni criteri di selezione e gestione del personale.
Insomma, molti vincoli e tanta incertezza: l'unica cosa certa è che trovando un socio operativo privato che acquisti almeno il 40% delle quote di Acque Vicentine entro il 31 dicembre 2011, la concessione per la gestione del Servizio Idrico Integrato sarà prolungata fino al 2026.
Bilancio 2009 e curiositÃ
A margine della presentazione dell'indagine fatta da Acque Vicentine, c'è stato spazio anche per ricordare lo stato di salute dell'azienda cittadina. Nel 2009, infatti, il bilancio è stato positivo:
- Fatturato 30 milioni di Euro
- Utile di circa 1 milione di Euro (tutti finiti nella ricapitalizzazione dell'azienda)
- Ricavi nell'ordine dei 26 milioni di Euro
- Investimenti per 17 milioni di Euro, di cui: 12 milioni per la rete fognaria, 3 milioni per l'acquedotto e 2 milioni per investimenti tecnologici (inerenti soprattutto agli impianti di depurazione). Nota molto significativa è che tali interventi sono stati eseguiti per la quasi totalità da imprese vicentine.
Un'ultima curiosità riguarda i consumi idrici di quest'estate 2010: i valori sono all'incirca nella media, con un leggero calo dei consumi (a testimonianza che i vicentini in ferie ci vanno eccome ...) ed un picco raggiunto nelle torride giornate di metà luglio .
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