Acque Vicentine sigla il Protocollo d'intesa per la conciliazione delle controversie
Venerdi 3 Ottobre 2014 alle 17:49 | 0 commenti
Acque Vicentine - Continua l'impegno di Acque Vicentine per un rapporto con gli utenti sempre più trasparente, chiaro e corretto. E' stato siglato questa mattina il Protocollo d'intesa per la conciliazione delle controversie. Il documento - firmato da Acque Vicentine e dai rappresentanti delle associazioni di tutela dei consumatori Adiconsum e Federconsumatori - traccia le linee guida della procedura volontaria di conciliazione che sarà introdotta, con carattere sperimentale per un anno, per la risoluzione delle controversie che dovessero insorgere tra Acque Vicentine e gli utenti in relazione al servizio idrico integrato.
A siglare il documento Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine, Mario Carollo, presidente di Adiconsum Vicenza, Valter Rigobon, presidente di Adiconsum Veneto, e Luigi Guiotto, presidente di Federconsumatori. Al momento Acque Vicentine non ha nessun caso di controversia aperta.
"Questo documento si inserisce nel cammino che stiamo facendo per rendere sempre più trasparente, chiaro e corretto il rapporto con gli utenti - sottolinea Guzzo - C'è la piena volontà di cogliere ogni opportunità per fare passi avanti in questa direzione. Per questo ringraziamo per la collaborazione Adiconsum e Federconsumatori, associazioni con cui abbiamo già condiviso passaggi importanti ad esempio sui nuovi metodi di calcolo delle tariffe". “Adiconsum e Federconsumatori – aggiungono i referenti delle due associazioni – esprimono la loro soddisfazione per l’accordo raggiunto, auspicando che tale intesa possa essere estesa a tutte le imprese del servizio idrico della regione Veneto, magari anche attraverso l’ANCI Veneto con cui è già aperto un tavolo di confronto su questo temaâ€.
Nello specifico, Acque Vicentine e le Associazioni di tutela dei Consumatori intendono mettere in campo, attraverso la conciliazione, un adeguato e valido strumento per la soluzione dei contenziosi e per la risposta alle istanze dei clienti. Uno strumento che, come sostiene anche l’Unione Europea (raccomandazioni della Comunità Europea n. 1998/257/ce e n. 2001), garantisce rapidità ed efficacia, riducendo di fatto i tempi e i costi sia per il cliente che per l’azienda. Nella fase sperimentale sarà possibile attivare la procedura di conciliazione per alcune problematiche relative al rapporto contrattuale e alla fatturazione dei servizi.
L'avvio della procedura per la conciliazione è volontario e gratuito e può essere fatto dal cliente che, a fronte di una segnalazione scritta, non abbia ricevuto risposta entro 30 giorni o abbia ritenuto la risposta insoddisfacente. A curare la controversia sarà una commissione, con un rappresentante dell'azienda ed uno nominato dalle associazioni dei consumatori, che analizzerà il caso. In caso di accordo, la Commissione presenterà la proposta di conciliazione che il cliente potrà accettare – nel qual caso diventerà vincolante – o rifiutare, nel qual caso avrà la facoltà di attivare i rimedi giudiziari consentiti dalla legge. Il procedimento si conclude di norma entro 90 giorni lavorativi dal ricevimento della domanda. In qualsiasi momento precedente la sottoscrizione dell'eventuale accordo il consumatore è comunque libero di rinunciare e di attivare altri strumenti per la risoluzione della controversia.
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