Acque Vicentine: nel 2016 per una famiglia di tre persone aumento di 1,5 euro in più al mese
Giovedi 14 Luglio 2016 alle 21:11 | 0 commenti
Acque Vicentine rende note le nuove tariffe approvate dall'Assemblea del Consiglio di Bacino Bacchiglione Â
Cinque centesimi al giorno, un euro e mezzo in più al mese. A tanto corrisponderà per una famiglia di tre persone (con un consumo medio stimato di 170 metri cubi l’anno) l’aumento del 6% deciso dall’Assemblea del Consiglio di Bacino Bacchiglione che ha approvato nel pomeriggio le tariffe del servizio idrico integrato proposte dall’Autorità per l’anno in corso.
L’Assemblea ha di fatto confermato la scelta di Acque Vicentine di contenere per quanto possibile l’aumento rispetto all'incremento dell'8,5% a cui la società avrebbe avuto diritto secondo i calcoli effettuati sul fabbisogno di investimenti del territorio - che per l’elevata urbanizzazione e per l’attuale frammentazione della struttura impiantistica richiede molti interventi - e secondo le regole stabilite dall’AEEGSI per la determinazione dei corrispettivi per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.Â
Rispetto ai parametri fissati dall’Autorità nazionale di regolazione (AEEGSI), Acque Vicentine ha dimostrato di essere un’azienda efficiente sia sotto il profilo dei costi operativi al di sotto della media italiana – Acque Vicentine spende 95 euro per abitante l’anno rispetto ai 109 fissati come parametro medio dall’AEEGSI – sia dal punto di vista del tasso di investimenti effettuati per il miglioramento delle infrastrutture idriche: in questo caso ben al di sopra della media italiana (50 euro abitante/anno rispetto ad una media nazionale di 34). “Questo significa che le risorse provenienti dal pagamento delle bollette sono spese in modo oculato e creano valore sul territorio in termini di infrastrutture. L’Autorità è molto attenta a questi parametri e si è data la regola di non consentire aumenti tariffari senza prima aver verificato che i soldi dei cittadini siano ben utilizzati dal gestore†spiega il presidente di Acque Vicentine Angelo Guzzo che, sulla scelta di fermare l'aumento al 6%, sottolinea: “Una scelta responsabile che va per quanto possibile incontro agli utenti, tenendo allo stesso tempo in attenta considerazione le esigenze di un territorio che richiede investimenti importanti in opere e interventi per continuare a garantire ai cittadini un servizio di qualità , in piena sicurezza e nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. L’ho detto in passato e lo ripeto oggi: la riduzione tariffaria è un obiettivo e ci arriveremo†aggiunge Guzzo, rivelando che la delibera del Consiglio di bacino prevede una prima inversione di tendenza nel 2019.
Se circa metà di quanto la società ricava dalle bollette va a copertura dei costi di gestione (prelievo e distribuzione dell’acqua, manutenzione, controlli, gestione della fognatura e dei depuratori, servizio di pronto intervento), l’altra metà viene dedicata agli investimenti (ampliamento della rete fognaria, collegamento di un numero sempre maggiore di utenze alla depurazione, eliminazione degli scarichi diretti di acque reflue nei corsi d’acqua, posa di nuove condotte…) con un impegno costante che, nel rispetto di quanto previsto dall’ente d’ambito, è cresciuto nel tempo passando dai 33 euro/abitante del 2014 ai circa 50 del 2015 e del 2016 per salire nel 2017 a 69 e nel 2018 a 85.
“I nuovi utenti che riusciamo ad allacciare ai servizi di depurazione, gli scarichi che eliminiamo dai corsi d’acqua, la manutenzione costante della rete che permette di distribuire circa due terzi dell’acqua senza cloro, i 3.500 interventi l’anno eseguiti dal pronto intervento, i 4.000 controlli annui sulla potabilità e sui sistemi di depurazione: tutto questo lo possiamo fare grazie alle risorse che arrivano dai cittadini e che ritornano loro come servizi. A nessuno fa piacere introdurre incrementi tariffari – aggiunge Giuseppe Bortolan, Sindaco di Bressanvido e presidente dell’assemblea di coordinamento di Acque Vicentine – ma ogni euro pagato dai cittadini serve per garantire e migliorare costantemente il servizio di cui usufruiscono. Non ci sono dividendi tra soci: tutto viene reinvestito nel servizio. Non incrementare oggi la tariffa significherebbe nel concreto rinunciare a qualche opera prevista nel territorio oppure aprire nuovi mutui o forme finanziamenti i cui costi finirebbero per ricadere sulle generazioni futureâ€.
Su indicazione del Consiglio di Bacino dell’ambito territoriale Bacchiglione, dal 1 gennaio 2016, in attesa della definizione delle nuove tariffe sono state applicate in bolletta le tariffe 2015. Con la deliberazione dell’Assemblea entreranno quindi in vigore le nuove tariffe, con decorrenza 1 gennaio 2016, con un conguaglio sui consumi 2016 già fatturati.
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