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Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi, al via la fusione. Achille Variati: accordo storico

Di Piero Casentini Martedi 20 Dicembre 2016 alle 14:15 | 0 commenti

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Il nuovo soggetto che nascerà dalla fusione, sulla quale anticipavamo un articolo, delle due società partecipate Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi, servirà acqua potabile a 69 Comuni del territorio vicentino, coprendo un bacino d'utenza di circa 550 mila utenti. Il via libera ufficiale è giunto ieri, dopo il voto positivo a larghissima maggioranza espresso dalle due assemblee dei soci. Achille Variati, presidente della Provincia di Vicenza, ha parlato di "buona notizia: il prossimo anno nascerà questa nuova realtà, che diverrà il gestore prevalente del servizio idrico vicentino".

Variati ha voluto sottolineare che "la radice territoriale rimane, come ci eravamo prefissati, per un servizio pubblico che deve rimanere tale". Importante il ruolo svolto dai sindaci, come lo stesso Variati, che ha raccontato la genesi di questa fusione: "siamo partiti noi come sindaci, chiedendoci come mantenere pubblico questo bene comune. Penso non ci fermeremo qui" alludendo ad altri settori pubblici strategici, senza tuttavia svelarli. "Vicenza capoluogo detiene il 58% delle quote di Acque Vicentine" ha proseguito Variati, "con la nuova società il peso della città diminuirà. Non è un arretramento, perché questo accordo storico conferma che l'importante è fare squadra. Siamo partiti con la fusione nel campo dei trasporti, poi con la Fiera e oggi con il servizio idrico. Questo significa rinforzare il ruolo del Vicentino a livello regionale. Dobbiamo garantire la salubrità dell'acqua per i prossimi secoli" ha concluso Variati. Giovanni Cattelan, presidente di Alto Vicentino Servizi, ha detto che "quello di oggi è un giorno di grande soddisfazione", scaturita da "un lavoro approfondito e accurato. Partendo dagli obbiettivi prefissati, verranno unite due società complementari. Non ci aspettiamo razionalizzazioni, né grandi stravolgimenti" ha rassicurato Cattelan, "gli interventi saranno nel blocco parziale del turn over". Il nuovo soggetto, secondo Cattelan, saprà garantire "rapidità d'intervento e credito maggiore" grazie anche al respiro lungo che la nuova società potrà avere. "I Comuni" ha concluso Cattelan, "hanno chiesto che il peso nella futura governance sia commisurato al numero di abitanti di ciascun territorio". Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine, ha parlato di "orgoglio di essere azienda pubblica. In anni recenti c'è stata una sorta di dileggio nei confronti delle aziende pubbliche, e invece abbiamo dimostrato efficienza nel prendere a cuore un bene comune, grazie ai soci che ci confermano la fiducia. I nuovi investimenti" ha concluso Guzzo, "sapranno garantire servizi migliori e, in futuro, bollette più leggere". Giovanni Battista Casarotto, sindaco di Thiene, ha detto che "spesso si pensa ai campanili, ma quando si fa squadra e si lavora in rete si mette al centro il servizio agli utenti. Grazie alla sinergia tra soci e società di gestione" ha proseguito Casarotto, "si è arrivati oggi a questa soluzione, con la quale diventiamo tra i primi nel Veneto. Siamo profondamente soddisfatti" ha concluso.
Ulteriori informazioni dal Comune di Vicenza
Via libera ufficiale al processo per l'aggregazione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi. Le assemblee dei soci dei due gestori del servizio idrico integrato hanno approvato ieri l'ordine del giorno con il quale danno mandato ai CdA delle due società di elaborare congiuntamente il progetto di fusione che potrà portare alla nascita di una nuova realtà pubblica con competenza su 69 Comuni del territorio e un bacino di 550.000 abitanti. Il passaggio, preceduto dalla realizzazione di uno studio di fattibilità, è stato illustrato dai presidenti delle due società Angelo Guzzo e Giovanni Cattelan, assieme al presidente della Provincia Achille Variati e al sindaco di Thiene Giovanni Casarotto. Obiettivo è arrivare all'atto di fusione nell'autunno del 2017. “Questo processo è nato proprio dalla spinta dei sindaci – ha spiegato il sindaco Variati -. Siamo in una stagione di grandi intese territoriali che rafforzano un territorio che dimostra di saper fare squadra e danno anche centralità all’area berica a livello regionale”. “Come sindaci abbiamo lavorato per trovare la soluzione migliore, tenendo al centro del servizio il rapporto con gli utenti – ha confermato il sindaco Casarotto -. Siamo quindi soddisfatti di essere arrivati a un risultato che sarà fondamentale per il futuro del nostro territorio”. “Abbiamo ricevuto un mandato chiaro che ora porteremo avanti – ha quindi spiegato il presidente di AVS Cattelan -. Per gli utenti la qualità del servizio rimarrà invariata, a partire dalla presenza degli sportelli e dei servizi tecnici. Si apriranno però nuove opportunità, e in particolare la possibilità di chiedere al Consiglio di Bacino l’estensione dell’affidamento, così da poter adottare una visione di più lungo respiro, anche sotto il profilo degli investimenti”. “Proviamo l’orgoglio di essere aziende pubbliche che, grazie anche alla loro efficienza, dimostrano di avere a cuore il bene comune e di saper affrontare nuove sfide e scommettere sul futuro – ha quindi sottolineato Angelo Guzzo -. Lo facciamo con coraggio, senso di prospettiva e innovazione. E questo è merito prima di tutto dei Comuni soci”. Le premesse alla fusione Lo studio di fattibilità ha evidenziato che la prospettiva di fusione è coerente con la normativa vigente sulle società a controllo pubblico, sui servizi pubblici locali e sugli affidamenti in House ed è in linea con le indicazioni e gli atti di indirizzo dell’AEEGSII e del Consiglio di Bacino Bacchiglione. L'operazione permette inoltre di mantenere il controllo pubblico della gestione del servizio, in linea con gli esiti referendari, creando un operatore di dimensione significativa a livello nazionale e fra i primi cinque a livello veneto. Gli obiettivi della fusione Punto di partenza della fusione sarà l'attuale modello di servizio delle due società: la conferma di tutti i presidi territoriali e l'individuazione di una nuova sede baricentrica (oggi entrambe le società non hanno una sede di proprietà) consentirà di garantire una presenza di servizi all'utenza e di gestione diffusa nel territorio, alta attenzione alla qualità del servizio e lo stretto collegamento con gli enti pubblici territoriali che oggi caratterizza Alto Vicentino Servizi e Acque Vicentine. Si potranno in questo modo sviluppare sinergie e risparmi da indirizzare a un incremento degli investimenti, alla fornitura di servizi aggiuntivi e al contenimento delle tariffe. L'analisi delle possibile sinergie, in particolare, evidenzia un potenziale risparmio complessivo, tra il 2017 e il 2022 di oltre 7 milioni di euro (pari al 2% annuo). La nuova dimensione, con la possibilità di un rinnovo dell'attuale concessione, garantirà al gestore migliori possibilità di accesso al credito, abilitando così un nuovo piano di investimenti a lungo termine. Il rapporto con gli utenti Non cambia la centralità del rapporto con l'utente che anzi, nel tempo, potrà beneficiare di servizi aggiuntivi e dei vantaggi che potranno derivare dalle economie di scala in termini di investimenti nel territorio, contenimento tariffario e qualità dell'offerta: i risparmi generati dal processo saranno infatti destinati interamente a sostenere la realizzazione di opere nel territorio e a servizi aggiuntivi. Non verranno meno gli sportelli territoriali, oggi punto di riferimento per tanti utenti, che saranno così 7, a cui si aggiungono i 5 presidi operativi. Fino al 2019 verranno inoltre confermati i piani tariffari e di investimento già approvati: dal 2020 si passerà invece a tariffa unica e piano degli investimenti comune. I dipendenti Così come non sono previsti tagli ai presidi territoriali, non sono in programma ridimensionamenti sotto il profilo del personale. Il percorso della fusione Con il via libera delle assemblee dei soci si apre un percorso che dovrà portare all'elaborazione, con il supporto di un advisor comune, di un progetto di fusione da sottoporre all’esame preventivamente dell’Assemblea di coordinamento e successivamente dei consigli comunali e dell’Assemblea dei Soci, prendendo a riferimento la situazione economico finanziaria al 31 dicembre 2016. Completato il processo di fusione tra le società di gestione verrà avviato il progetto di incorporazione delle società patrimoniali.
I vantaggi della fusione - Completo allineamento con la normativa vigente - Possibilità di essere parte attiva delle dinamiche competitive, diminuendo il rischio di «subire» scelte di soggetti esterni e/o cambi di contesto industriale - Mantenimento delle caratteristiche fondanti delle due società, con particolare riferimento alla matrice territoriale, all’attenzione alla qualità del servizio e allo stretto legame con gli enti locali soci - Possibilità di rinnovo dell’attuale concessione, migliorando le possibilità di accesso al credito e abilitando un nuovo piano di investimenti - Opportunità di individuare sinergie operative e industriali con la possibilità di utilizzare le risorse liberate per investimenti, tariffe e servizi ai cittadini e ai Comuni soci
Un soggetto in grado di.. - Essere parte attiva delle attuali dinamiche competitive, in allineamento ed in coerenza con il contesto normativo e industriale, rappresentando il soggetto di riferimento all’interno del proprio ATO; - Mantenere e/o incrementare l’attuale modello di servizio per i cittadini; - Garantire una vicinanza rispetto al proprio territorio di riferimento e uno stretto collegamento con gli enti pubblici territoriali, anche in coerenza con gli esiti referendari - Realizzare un ambizioso piano di investimenti di lungo periodo abilitato dal probabile prolungamento della concessione con una particolare attenzione alle tariffe - Conseguire sinergie operative e industriali in grado di liberare risorse per maggiori investimenti, contenimento delle tariffe o fornitura di servizi aggiuntivi

I principali dati delle due società:
Alto Vicentino Servizi Soci: 38
Popolazione: 257.000
Valore produzione: 33 mln di euro
Dipendenti: 142
Investimenti (2015): 12.040.557
Reti: 4245 km tra acquedotto e fognatura

Acque Vicentine Soci: 31
Abitanti: 293.000
Valore produzione: 40 mln di euro
Dipendenti: 145
Investimenti (2015): 14.894.000
Reti: 3.400 km tra acquedotto e fognatura


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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