Quotidiano | Categorie: Politica

Acque Recoaro, bene comune: il Pd locale "chiama" la Regione e pressa la S. Pellegrino

Di Edoardo Pepe Domenica 24 Agosto 2014 alle 20:34 | 0 commenti

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Il PD di Recoaro Terme torna oggi a sottolineare i problemi che investono i lavoratori dello stabilimento recoarese della Sanpellegrino SpA, che sta ora pagando un nuovo prezzo alla crisi con i recenti 16 esuberi  ma che una volta era il fiore all'occhiello dell'economia del territorio di Recoaro Terme e un volano di notorietà per un'area anche più vasta considerando la diffusione del brand delle acque minerali omonime.

Dopo l'interrogazione parlamentare presentata dai deputati Daniela Sbrollini e Federico Ginato, che chiedevano al Ministro dello Sviluppo Economico di intervenire a tutela dello stabilimento, Alberto Trivelli, segretario del PD locale, ha chiesto anche al consigliere Stefano Fracasso di interrogare la Giunta Regionale a proposito.

«Un tempo - argomenta Trivelli nel chiedere passi da parte delle regione - l'acqua e le bibite Recoaro portavano il nome del nostro paese in giro per l'Italia e per il mondo e garantivano molto lavoro ai recoaresi, cosa che potrebbero fare ancora, se su di esse si investisse e si impostasse un serio piano di sviluppo. La Sanpellegrino SpA utilizza una risorsa, l'acqua, che viene dal nostro territorio, quindi deve darci delle garanzie di sviluppo e di occupazione sul territorio recoarese; non ci si può nascondere dietro la scusa della crisi economica per mascherare la volontà di non investire sullo stabilimento recoarese.
Chiediamo alla Regione Veneto di mettere sul tavolo con forza questo tema nel corso dei prossimi incontri con la società: servono chiarezza ed un progetto di sviluppo serio del marchio "Recoaro"!
Noi come PD saremo al fianco di chi, in particolare tra i lavoratori dello stabilimento, chiede un impegno per il rilancio del marchio "Recoaro" e del nostro stabilimento».

Acque Recoaro, bene comune


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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