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Acqua potabile e PFAS, preoccupati Cordiano e l'Associazione medici per l'ambiente

Di Emma Grande Domenica 15 Febbraio 2015 alle 15:57 | 0 commenti

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Vincenzo Cordiano, presidente della sezione di Vicenza dell'Associazione medici per l'ambiente-Isde Italia Onlus, ci invia un documento che riteniamo utile pubblicare su "Acqua potabile e PFAS", uno dei non pochi casi di "aggressione" al territorio su cui bisogna indirizzare la lente di ingrandimento perchè esiste e spesso è minimizzata la probabilità, che Cordiano reputa una certezza, che riguardino anche la salute dei cittadini.

Di Vincenzo Cordiano, presidente della sezione di Vicenza dell'Associazione medici per l'ambiente-Isde Italia Onlus

La mia personale convinzione è che le acque contaminate da PFAS non si possono bere. Quindi la risposta è No e poi NO. E ho tratto questa convinzione dopo aver esaminato la letteratura medica e aver preso visione delle decisioni e dei comportamenti tenuti dalle autorità sanitarie di paesi diversi dal nostro nei quali si verificarono "incidenti" molto simili a quello che ha portato alla contaminazione delle falde acquifere (e quindi dei suoli e della catena alimentare) in Veneto. DI seguito vi riassumo i principali di tali "incidenti"

Negli Stati Uniti, i fanghi reflui dall'impianto della 3M localizzato a Decatur, nello stato dell'Alabama, e di altre industrie presenti nella zona, assieme al percolato di una discarica contenente PFAS, furono applicati come fertilizzanti in qualità di "biosolidi" su circa 5000 acri di terreno dal 1996 al 2008. Nel 2007, l'EPA accertò la presenza dei PFAS nei fanghi reflui e ne vietò l'uso come ammendanti agricoli, obbligando le aziende a smaltirle in discariche. L'analisi delle falde acquifere e dell'acqua potabile dimostrò la presenza di PFAS in quantità inferiori ai limiti consigliati dall'agenzia americana per l'ambiente (400 ng/litro per il PFOA e 200 per il PFOS) autorizzandone l'uso. Tuttavia, su 19 pozzi privati tre risultarono contaminati da livelli di PFAS superiore a questi limiti e le famiglie furono rifornite di acqua in bottiglia fino a quanto non furono allacciate all'acquedotto pubblico; inoltre, le autorità sanitarie dell'Alabama vietarono il consumo di pesce pescato o allevato nelle acque superficiali circostanti le industrie contaminanti (“U.S. Environmental Protection Agency Perfluorochemical (PFC) Contamination Near Decatur, AL - epa_decatur_faqs.pdf,” n.d.).  

 

Nel 2009 la DuPont fu costretta ad applicare filtri  all'acquedotto pubblico, che si attingeva le acque dal fiume Ohio nel quale aveva scaricato i PFAS,  per ridurre le concentrazioni di PFOA al di sotto dei limiti previsti dall'agenzia americana EPA e a rifornire i proprietari di pozzi privati contaminati  di acqua minerale fino al completamento dell'allacciamento con l'acquedotto pubblico (EPA, n.d.).

 

Lo Stato del Minnesota consigliò ai cittadini residenti attorno all’impianto della 3M di Cottage Grove, di bere acqua minerale se volevano ridurre i livelli di PFBA nel loro sangue (MDH, n.d.). Inoltre la 3M fu obbligata a bonificare asportando tonnellate di terreno contaminato da PFAS.

 

Anche nel Regno Unito, dopo la scoperta della contaminazione delle falde acquifere  da parte del PFOS rilasciato nel suolo durante le esercitazioni dei vigili del fuoco, la popolazione fu obbligata ad allacciarsi all’acquedotto e/o fu rifornita per anni di acqu mineraale.

In Germania l'acqua contenente più di 500 ng/L  non può essere somministrata, cioè è vietata, ai bambini e alle donne in età fertile.

E in Italia?

Da noi si consiglia tranquillamente in convegni pubblici, in delibere degli assessori regionali e in documenti ufficiali rilasciati dalle autorità sanitarie locali, di bere l’acqua contaminata da PFAS con concentrazioni di gran lunga superiori a quelle “consentite” in alcuni stati degli USA.

Riferimenti bibliografici

EPA, U., n.d. DuPont Agrees to Lower Limit of PFOA in Drinking Water DuPont Washington Works (March 2009) - dupont-fs-200903.pdf [WWW Document]. URL http://www.epa.gov/r5water/gwdw/dupont/pdfs/dupont-fs-200903.pdf (accessed 2.13.15).

MDH, n.d. Environmental Health - Minnesota Dept. of Health [WWW Document]. URL http://www.health.state.mn.us/divs/eh/hazardous/topics/pfbasemetro.html (accessed 2.13.15).

U.S. Environmental Protection Agency Perfluorochemical (PFC) Contamination Near Decatur, AL  http://www.epa.gov/region4//water/documents/epa_decatur_faqs.pdf


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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