Acqua di Recoaro, riunito Comitato istituzionale: “insoddisfacenti rassicurazioni da San Pellegrino"
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 17:53 | 0 commenti
La Regione Veneto comunica che si è riunito oggi 17 agosto a Recoaro, il Comitato istituzionale, presieduto dal sindaco del Comune vicentino Giovanni Ceola, attivato per il futuro dello stabilimento Acqua di Recoaro. Il comitato, costituito dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, dalle rappresentanze sindacali dei 67 dipendenti, dagli esperti dell’Unità di crisi della Regione Veneto e dal rappresentante della Provincia di Vicenza, su delega del presidente Achille Variati, ha preso atto della comunicazione data San Pellegrino-Corporate il 4 agosto, nella sede di Confindustria Vicenza, dell’avvenuta sottoscrizione di un accordo preliminare di vendita con Spumador-Refresco, scelto dalla proprietà .
Il Comitato istituzionale ha giudicato “insoddisfacente, nei contenuti e nelle rassicurazioni offerte†la lettera inviata da San Pellegrino al presidente della Provincia Variati, in risposta alla nota dei sindaci della Provincia berica, con la quale i rappresentanti del territorio chiedevano precise garanzie per la continuità delle produzioni e dei marchi Recoaro.
Per parte sua, l’assessore Elena Donazzan ha comunicato che a settembre verrà convocato il tavolo istituzionale, alla presenza quindi dell’azienda: in quella sede il Comitato chiederà di entrare nel merito e di conoscere i dettagli finanziari del piano industriale e delle prospettive relative allo stabilimento e alle produzioni e ai marchi di Recoaro.
“Sta nelle prerogative di un’azienda vendere alle condizioni che ritiene più soddisfacenti – commenta l’assessore - Ma in questo caso, non si tratta di una impresa della meccanica che produce bulloni e che si può vendere, spostare o delocalizzare a piacere. Qui la produzione è l’acqua che sgorga dalla Conca di Smeraldo. Acqua che, per poter essere commercializzata, richiede condizioni di prelievo, assegnazione e controllo che la normativa attribuisce alle Regioni, in questo caso la Regione Veneto. Inoltre, ricordo – incalza l’assessore –che l’azienda utilizza come nome proprio, e identificativo delle produzioni, quello del Comune vicentino dal cui sottosuolo attinge l’acqua e sul cui territorio opera con lo stabilimentoâ€. “Ergo – prosegue l’assessore - non si tratta di una normale trattativa di compravendita o di cessione di marchi: il ‘convitato di pietra’ è il territorio che in questo caso, come mai prima, è compatto in una declinazione allargata all’intera regione del Venetoâ€.
Il Comitato ha deciso di informare dei suoi atti e delle sue convocazioni l’intera linea decisionale della multinazionale Nestlè, ritenendo importante che “anche i vertici più distanti da Recoaro – sottolinea l’assessore - sappiano dell’importanza che l’azienda e la sua storia rappresentano per questo territorioâ€.
“L’acqua minerale e le bibite di Recoaro sono un patrimonio e una peculiarità inscindibile di questo territorio da un secolo – conclude Elena Donazzan – Non consentiremo che produzione e marchi, ai quali si legano identità e prospettive di una intera comunità , passino di mano, tra multinazionali, ignorando storia, regole e legittime aspettative delle persone e del loro territorioâ€.
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