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Achille Variati: l'UPI elegge suo presidente l'incompreso da Renzi. E l'unico temuto da Zaia

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 16 Maggio 2015 alle 00:37 | 0 commenti

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«Achille Variati (Vicenza, 19 gennaio 1953) è un politico italiano, sindaco di Vicenza dal 29 aprile 2008 e presidente della Provincia di Vicenza dal 12 ottobre 2014. In passato è stato già sindaco del capoluogo berico dal 7 maggio 1990 all' 8 maggio 1995, consigliere regionale del Veneto dal 1995 al 2008 e vicepresidente del consiglio regionale dal 2005 al 2008»: così  Wikipedia raccontava fino ad oggi il figlio, nato a san Bortolo, di Ferruccio, artigiano decoratore edile, e di Erminia, casalinga.

Diplomatosi all'Istituto Magistrale Fogazzaro di Vicenza prima di "conquistare" la parifica liceale, si laurea in matematica all'Università degli Studi di Padova e inizia a lavorare alla Banca Cattolica del Veneto come tecnico informatico. « Successivamente - prosegue Wipedia - diventa capo progetto dell'area crediti finanziari e responsabile del marketing per le procedure innovative del gruppo Banco Ambrosiano Veneto e poi direttore di Itacard srl, società per le carte di credito del sistema bancario. Alla fine degli anni settanta entra a far parte della Democrazia Cristiana, nel 1980 viene eletto in consiglio comunale a Vicenza e diventa segretario cittadino del partito nel 1983. Nel 1985 viene rieletto consigliere e diventa capogruppo della Democrazia Cristiana. Nel 1990 si ricandida come consigliere comunale capolista della Democrazia Cristiana, ricevendo il più alto numero di preferenze cosa che gli consente (secondo la legge in vigore fino al 1993) di diventare sindaco di Vicenza a 37 anni». Quindi la carriera politica si arricchisce degli allori in premessa a cui si aggiunge l'elezione nel direttivo dell'Anci, in cui diventa delegato nazionale al Welfare.

Tutto questo fino ad oggi, dicevamo, perchè da stamattina, 15 maggio, Wikipedia dovrà aggiungere il nuovo incarico a cui il politico vicentino, nato e cresciuto come "rumoriano", è stato eletto all'unanimità dall'assemblea generale dell'Unione province d'Italia (Upi).

Il neo presidente dell’Unione province d’Italia corona così con una "presidenza" nazionale una vita dedicata alla vecchia ma mai abbastanza rimpianta politica intesa come un mix complesso, a volte sofferto, ma sempre lucido tra l'arte del compromesso e il servizio pubblico.

Questo sento di poterlo dire come (autonominato e non pluri-eletto come lui) "rappresentante" dei pochi che non si inchinano servilmente e quotidianamente alla sua forza assorbente, capace di creare debolezze degli oppositori e dei critici e adesioni dei fans e degli estimatori, sinceri pochi, di comodo i più, così intense da chiedersi come il furbo per antonomasia Matteo Renzi non abbia compreso che Achille Variati sarebbe stato l'unico candidato del piùcentromenosinistra capace, per esperienza amministrativa e richiamo politivo, di mettere in dubbio la rielezione di Luca Zaia alla presidenza della regione Veneto.

A meno che il famoso 6 - 1, che farà ritornare il nome Moretti ad essere identificato con la birra e che è stato preannunciato pochi giorni fa da Matteo il Magnifico, non sia un suo aggiornato pronostico ma fosse un suo originario progetto. Strategico.

Come ancora una volta va definito il nostro primo concittadino Achille Variati, che si fa eleggere alla presidenza dell'Unione province d'Italia, apparentemente moriture ma giá dai tempi della sua elezione a presidente della Provincia di Vicenza chiamate mediaticamente dal leader vicentino «enti di area vasta» la cui Unione Variati si propone, politicamente, di  «accompagnare verso l'integrazione con l'Associazione Nazionale dei Comuni (Anci)».

Che già ben conosce essendone stato membro della direzione nazionale cn delega al welfare e che potrebbe essere un ennesimo trampolino di lancio di un uomo che nel privato ama "vezzosamente@ sottolineare «i tanti, troppi anni di impegno politico», ma che non si tira indietro quando la (residua) politica lo chiama.

D'altronde le previsioni di vita aumentano per tutti e, quindi, anche politicamente per il sindaco di Vicenza, presidente della provincia e nuovo  presidente dell'UPI che si integrerá nell'ANCI...

Il Re non è morto, W il vecchio Re. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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