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Terme di Recoaro, Immobiliare Marco Polo, Rocca di Monselice in Edilizia Canalgrande

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Gennaio 2012 alle 16:41 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Regione Veneto - "Avviata la razionalizzazione delle società regionali. Un'operazione che inaugura una nuova fase organizzativa dell'ente"
La Giunta veneta ha dato attuazione alla delibera del Consiglio regionale dello scorso luglio, avviando concretamente il percorso di razionalizzazione delle società a partecipazione regionale operanti nel settore immobiliare.

Il provvedimento, portato in approvazione nell'ultima seduta del 2011 dall'assessore al bilancio e alle partecipazioni societarie, Roberto Ciambetti, prevede l'accorpamento delle seguenti società: Immobiliare Marco Polo s.r.l., Rocca di Monselice s.r.l., Terme di Recoaro s.p.a. e Società Veneziana Edilizia Canalgrande s.p.a. Quest'ultima, inoltre, è stata indicata quale capofila dell'operazione e incaricata di elaborare il relativo progetto. La Società Veneziana Edilizia Canalgrande, infatti, svolge sin dalla sua costituzione un ruolo fondamentale nel campo della valorizzazione ed ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare e ha acquisito esperienza e professionalità nell'attività di analisi, studio e valutazione delle opportunità immobiliari in ragione delle attività istituzionali dell'Ente.
"Lo scopo - spiega Ciambetti - è quello di consentire la riduzione dei costi amministrativi connessi alla gestione del patrimonio immobiliare, avviando il processo di dismissione di attività e rami d'azienda considerati non più strategici per la Regione Veneto. Prevediamo, quindi, di adeguare il nuovo statuto della società incorporante alle caratteristiche delle attività attualmente svolte dalle società ora partecipate dalla Regione e ai requisiti propri della società a prevalente partecipazione pubblica".
Grazie alle sinergie operative ottenute con la fusione, si prevede un consistente abbattimento delle spese di manutenzione e gestione degli immobili, degli organi sociali, delle strutture amministrative, delle consulenze di natura amministrativa, tecnica, contabile e fiscale.
"Questo provvedimento testimonia la risolutezza con la quale intendiamo attuare nel tempo più breve possibile la riorganizzazione del nostro portafoglio di partecipazioni - sottolinea l'assessore -, in considerazione della necessità di realizzare delle economie di spesa, ma anche per effetto dei mutati assetti istituzionali e delle modifiche normative e giurisprudenziali intervenute soprattutto in materia societaria e di tutela della concorrenza".
La Regione ha innanzi tutto provveduto alla ricognizione di tutte le partecipazioni detenute, verificando il possesso per ognuna delle partecipate dei requisiti previsti dalla vigente normativa e in particolare la rispondenza dell'attività da loro svolta ai fini strettamente istituzionali dell'ente, prevedendo la cessione delle quote di quelle società che non presentino tali requisiti con procedure a evidenza pubblica. "Abbiamo previsto di raggruppare le partecipazioni regionali per pacchetti di società operanti nello stesso settore economico o in settori affini - conclude Ciambetti -, individuati in relazione al ‘core business' o all'attività economica prevalente".
Per quanto concerne il settore immobiliare, oltre alle quattro società che verranno accorpate, la ricognizione ha confermato la non necessarietà per i fini istituzionali della College Valmarana Morosini s.p.a. e di Insula s.p.a. e pertanto la Regione avvierà presto la procedura di dismissione delle quote di queste due società.


Brevi schede delle quattro società interessate all'accorpamento:

Società Veneziana Edilizia Canalgrande s.p.a. (SVEC s.p.a.)
costituita il 4 luglio 1974 in attuazione della Legge 21.10.1978, n. 641. La SVEC s.p.a. ha per oggetto l'acquisto, la permuta, la costruzione, la valorizzazione, la vendita, l'amministrazione, la gestione di terreni e fabbricati, la loro locazione ed utilizzazione nell'ambito del patrimonio immobiliare della Regione del Veneto. Il capitale sociale è pari a €. 15.220.280,00 (€. 5,00 per n. 3.044.056 azioni) ed è interamente posseduto dall'Ente Regionale. La Società può considerarsi strumentale all'Ente partecipante e, tenuto conto che essa è proprietaria di un patrimonio immobiliare rilevante (Palazzo Gussoni, Palazzo Ca' Nova), è stata dichiarata strettamente necessaria.

Immobiliare "Marco Polo s.r.l."
costituita in attuazione della Legge Finanziaria regionale del 2003 che autorizzava la Giunta all'acquisto del complesso immobiliare, composto dai palazzi Torres e Rossini da destinare a sede degli uffici del Consiglio regionale a Venezia, avvenuto per mezzo dell'acquisto delle quote sociali. Si tratta di una Società che nel 2005 ha ripreso la sua piena operatività essendosi completata la fase di ristrutturazione degli immobili di proprietà adibiti ad uso uffici amministrativi del Consiglio regionale. Essa, inoltre, gestisce il complesso monumentale di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd). Il capitale sociale è di € 25.500,00 interamente posseduto dalla Regione Veneto.
Nel corso del 2011 sono stati previsti alcuni affidamenti diretti per convegni e altre iniziative istituzionali programmati da talune strutture regionali. La Società, pertanto, occupandosi di tutela e valorizzazione dei beni culturali e storico - artistici regionali, svolge attività che rientrano nelle funzioni istituzionali della Regione, ed è stata dichiarata strettamente necessaria.

Rocca di Monselice s.r.l.
costituita il 28 maggio 1991, ha per oggetto la conservazione, la valorizzazione e la destinazione ad uso pubblico degli immobili acquisiti dalla Regione Veneto in Comune di Monselice, già appartenenti alla Fondazione Cini. Alla società, il cui capitale sociale nominale è pari a € 45.900,00 partecipano, in qualità di soci, insieme alla Regione Veneto (€ 15.300,00 pari al 33,33% ), il Comune di Monselice (33,33%) e la Provincia di Padova (33,33%). Nello statuto sociale è prevista la non trasferibilità delle quote a soggetti terzi. Anche in questo caso la Rocca di Monselice s.r.l., occupandosi di tutela e valorizzazione dei beni culturali e storico - artistici regionali e, rientrando tali attività nelle funzioni istituzionali della Regione, è stata dichiarata strettamente necessaria.

Terme di Recoaro s.p.a.
La società è stata costituita in data 15.10.1979 ed è stata acquistata dalla Regione in applicazione dell'art. 22 della Legge 15 marzo 1997, n. 59. Nel suo patrimonio sono ricompresi i beni e gli stabilimenti facenti parte del compendio termale. Ad essa compete la gestione delle strutture e degli immobili del compendio termale, nonché l'erogazione di prestazioni di cura e l'organizzazione di iniziative turistiche. Il Capitale sociale è pari a € 3.283.487,10 e la quota regionale in valore nominale è di € 3.283.405,50 pari al 99,9975 %. La parte residuale appartiene a Terme Sibarite s.p.a. (0,0025%).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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