Quotidiano | Categorie: Fatti

Accoglienza profughi, Prima Noi: "Recoaro non è Abano Terme, l'adesione alla rete Sprar è un compromesso al ribasso"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Maggio 2017 alle 11:25 | 0 commenti

ArticleImage

"Quello che temevamo sta puntualmente accadendo. Tante iniziative di protesta per poi aprire all'accoglienza diffusa che nella sostanza va a sancire un matrimonio forzato tra Comune e Prefettura" - commentano così i rappresentanti del comitato spontaneo di cittadini PrimaNoi le parole del sindaco di Recoaro terme che nei giorni scorsi ha ufficializzato l'adesione del suo Comune alla rete Sprar, chiedendo ai suoi concittadini di offrire la disponibilità per accogliere in appartamenti una ventina di richiedenti asilo.

 

Per il comitato PrimaNoi è un compromesso che risulta comprensibile visto che i recoaresi stanno provando a rilanciare attraverso un azionariato diffuso il compendio termale di proprietà della Regione Veneto: "Molti recoaresi ci credono e giustamente stanno mettendo in campo tutte le loro risorse per un progetto che si pone l'obiettivo di rilanciare l'antica vocazione turistica del paese, operazione che mal si concilierebbe con un centro di accoglienza per 50 falsi profughi in pieno centro storico. Ciò che riteniamo grave e irricevibile è che la Prefettura lasci ai recoaresi la scelta di decidere con quale corda impiccarsi, perché aderire alla rete Sprar e all'accoglienza diffusa non è la soluzione ma una pia illusione che non fa altro che spostare il problema nel tempo" -spiegano dal comitato.

Per il comitato che si è costituito in varie realtà del vicentino e che a breve avrà un nucleo anche in valle dell'Agno, esiste un'assenza politica in tutta questa diatriba: "Il compendio termale è della Regione Veneto, riteniamo quindi che da Venezia qualcosa di più avrebbero potuto fare, invece ad oggi non ci risulta che una sola voce si sia alzata per provare a difendere le istanze dei recoaresi, costretti, obtorto collo, a negoziare da soli un patto al ribasso con i funzionari governativi, mentre realtà come Abano terme, in presidio permanente da 8 mesi, ha visto svariate volte la presenza di autorevoli rappresentanti politici regionali che si sono stretti agli aponensi in una battaglia campale per impedire che nella loro città arrivi anche un solo sedicente profugo" -hanno concluso gli esponenti di PrimaNoi.

Leggi tutti gli articoli su: PrimaNoi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network